Quattro sfide di Champions League si disputeranno a porte chiuse e, non è escluso, che anche in Serie A torni a giocare senza pubblico. 
Il calcio, da più di un anno, sta facendo i conti con l’arrivo del Covid; la conseguenza peggiore sono state le porte chiuse. Per mesi siamo stati costretti a vedere le partite esclusivamente dal divano di casa; sembrava di assistere a degli allenamenti piuttosto che ad incontri con dei punti in palio.
Una “normalità” da cui siamo riusciti a sfuggire grazie all’arrivo dei vaccini; ora, però, l’incubo rischia di tornare. In Champions League, a causa dell’aumento dei contagi, quattro partite (Bayern Monaco-Barcellona, Lipsia-City, Ajax-Sporting e Salisburgo-Siviglia) si disputeranno a porte chiuse. Anche in Bundesliga i tifosi rischiano di dover restare nelle loro case; il Borussia Dortmund, infatti, ha annunciato la sospensione della vendita dei biglietti per la sfida di sabato prossimo contro Lewandowski e compagni.
Serie A, parla Andrea Costa “senza mascherine partite a porte chiuse”
Non solo Champions League e Bundesliga; anche in Serie A potrebbe tornare l’incubo porte chiuse. L’idea è stata messa in campo da Andrea Costa; il sottosegretario alla Salute ha rivelato al programma di Rai Radio1, Un Giorno da Pecora, come non sia possibile continuare a vedere stadi pieni senza che la gente utilizzi la mascherina.
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Secondo Andrea Costa si tratta di una vera e propria mancanza di rispetto (ricordiamo che in situazioni di assembramento la mascherina è obbligatoria). La soluzione che il sottosegretario propone è piuttosto drastica. Per fare un esempio, in modo tale da spiegarci bene, se Juventus-Genoa dovesse vedere la maggior parte del pubblico senza mascherina, la partita successiva andrebbe disputata a porte chiuse. Difficilmente questa proposta verrà accettata ma testimonia quanta paura faccia il covid, specie con la nuova variante, e come si cerchi di combattere questo virus in ogni modo possibile.