Adani la spara grossa: il grave errore del “nemico” di tutti gli juventini

Daniele Adani è uno dei più noti opinionisti di calcio, ma in certe occasioni commette alcuni errori di valutazione davvero incredibile.

In questi ultimi anni la figura di Lele Adani è stata via via sempre più centrale nel mondo del giornalismo italiano, con l’ex calciatore emiliano che ha dimostrato nel corso degli anni di essere un vero e proprio punto di riferimento prima a Sky, ora alla Rai e moltissimo anche sulla Bobo Tv su Twitch, nella quale ha sempre voluto esprimere la propria opinione in modo libero e chiaro, peccato che non sempre gli sia andata bene.

Daniele Adani (Ansa Foto)
Daniele Adani (Ansa Foto)

Daniele Adani è stato un difensore che in carriera è sicuramente stato in grado di ottenere ottimi risultati e di togliersi anche delle belle soddisfazioni, come nel caso di qualche convocazione in Nazionale o della vittoria della Coppa Italia nel 2001 con la maglia della Fiorentina, prima di giocare per due anni con l’Inter.

La sua carriera fu poi interrotta abbastanza bruscamente, dato che dopo l’esperienza a Brescia, con la rescissione del contratto durante la stagione, ha giocato molto poco sia con Ascoli che con Empoli, ma dopo qualche anno di riflessione lontano dal calcio è rientrato come uno dei maggiori opinionisti.

Di lui infatti piace sicuramente la grande passione che mostra ogni volta che parla di questo meraviglioso sport, dimostrando continuamente di esserne profondamente innamorato ed è per questo che è riuscito ad avere un grande successo da parte del pubblico perché questa voglia di emergere lo ha sempre contraddistinto.

Di sicuro entrerà nella storia molto più come opinionista piuttosto che come calciatore, ma la sua voglia di dire sempre la propria opinione, molto spesso andando controtendenza con la massa, lo porta anche a dire frasi che poi vengono smentite nel corso degli anni.

Una di queste è stata detta a inizio anno, con Adani che ha spiegato come per lui l’Atalanta sarebbe stata pronta per poter lottare per lo Scudetto, ma i bergamaschi stanno vivendo sicuramente la peggior stagione della propria storia recente, con l’eliminazione dall’Europa League ai danni del Lipsia che ha tolto ogni possibilità di tornare in Champions.

I bergamaschi infatti hanno avuto un crollo verticale nelle ultime giornate, ma non si può sicuramente dare tutta la colpa ad Adani per una previsione che in realtà in molti avevano fatto, e si accoda anche il sottoscritto, che però non ha avuto un reale riscontro con il campo, anche per un cambio societario che ha sicuramente sconvolto l’ambiente.

Quando si passa da un Presidente a un altro, non sapendo ancora con certezza che cosa accadrà e se si porterà a completamento questo passaggio, allora è chiaro come la squadra anche in campo ne risenta, con nessuno che ha più certezze e con l’allenatore che passa da intoccabile a essere in bilico.

Adani esalta l’Atalanta, ma è fuori da tutto

Nonostante in molti continuino a parlare di annata che ci può stare per l’Atalanta, dato che si è spesso erroneamente parlato di miracolo sportivo, per la Dea invece è a tutti gli effetti una stagione da dimenticare e dalla quale bisognerà a tutti i costi ripartire e rifondare gran parte di un organico che ormai sembra arrivato al capolinea.

I bergamaschi non hanno comunque disputato una brutta partita contro il Lipsia in Europa League, ma alla fine si può dire che l’eliminazione non sia sbagliata, tanto è vero che i nerazzurri si sono fatti sorprendere in due occasioni che potevano tranquillamente essere evitate.

Quello che però continua a piacere degli orobici è la loro voglia di lottare su tutti i palloni, l’idea di verticalizzare e di creare nuovi spazi in modo tale da poter non solo vincere, ma cercando di farlo anche con un certo gusto estetico che possa davvero risultare il passo in più per poter ottenere il premio del campo e della critica.

A questo punto bisogna iniziare però a capire cosa si vuole fare da grandi, perché dopo aver ottenuto tanti applausi in questi ultimi anni, si può dire a questo punto in maniera definitiva che in bacheca non è entrato nulla ed è un problema.

Gli applausi permettono di vendere qualche biglietto in più e siamo rimasti tutti entusiasti dinnanzi alla prima stagione bergamasca con il quarto posto nel 2017 che permise poi di vincere il girone con Lione ed Everton in Europa League, passando poi per un’eliminazione beffarda contro il Borussia Dortmund.

Ci siamo tutti sentiti un po’ atalantini quando al primo anno in Champions League è arrivato un soffertissimo passaggio del turno, con netta qualificazione contro il Valencia ed eliminazione beffarda nei minuti di recupero contro il Paris Saint Germain, ma il grande salto di qualità non è mai avvenuto e questo è sempre stato un grande problema.

A Bergamo si poteva sognare un po’ di più, la favola era all’inizio e come tutte le favole reali erano state realizzate grazie al duro lavoro e all’impegno di una società che è stata una delle più apprezzate in Italia, ma adesso è ormai tutto finito.

I Percassi stanno cedendo e dagli Stati Uniti il calcio è visto unicamente come un business, con l’Atalanta che può solamente sperare di non finire in mani sbagliate per poter provare a continuare a essere considerata a tutti gli effetti una delle squadre più importanti della Serie A, quella che ha fatto emozionare i tifosi di tutta Italia

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