In questa stagione Allegri è finito al centro di diverse polemiche; cerchiamo di capire come il tecnico ha deciso di fare l’allenatore.
La Juventus chiuderà il campionato al quarto posto, con due finali perse e l’eliminazione dalla Champions League agli ottavi di finale; una stagione difficile, impossibile da considerare positiva ma anche da insegnamento per il futuro. I bianconeri, infatti, ora vogliono solo ripartire per tornare a dominare il calcio italiano ed essere tra le principali protagoniste a livello europeo. Il prossimo anno ci sarà ancora Allegri sulla panchina nonostante le polemiche che hanno accompagnato la stagione del tecnico. 
Il ritorno di Allegri non è stato visto di buon occhio da tutta la tifoseria bianconera e, possiamo dire, come il suo primo anno di questo secondo ciclo non sia iniziato nel migliore dei modi. L’allenatore ha ricevuto diverse critiche dalla gestione della rosa (l’aver tolto Dybala, nella finale di coppa Italia, è stata una scelta che pochi hanno compreso) ma soprattutto dal punto di vista di gioco.
Il modo di esprimersi della Juventus sul campo è ritenuto ormai superato rispetto ad un calcio quotato completamente all’attacco; le polemiche, però, non basteranno per levare la panchina ad Allegri. Andiamo a scoprire come ha deciso di diventare allenatore.
Allegri, ecco come è diventato allenatore: retroscena incredibile
Sono molti i casi in cui ci si chiede cosa ha spinto una persona a fare l’allenatore passando dal campo alla panchina, con un ruolo di responsabilità superiore. Il calciatore, infatti, può sbagliare, all’allenatore sono concessi pochi errori e generalmente quando una squadra va male è sempre il tecnico a pagare. Allegri lo sa bene, lo ha sempre saputo ma non ha mai pensato di smettere.
La storia di Allegri da allenatore sembra risalire a diversi anni fa quando era un giocatore del Cagliari; al fine di una partita in cui non venne schierato come titolare (quando entrò la squadra iniziò a migliorare dal punto di vista del gioco) commentò le scelte del mister.
Le dichiarazioni di un, a quel tempo, giovane centrocampista, dimostrarono tutta la maturità di un giocatore che aveva già all’epoca la personalità per essere il leader principale di una squadra di calcio. Una panchina, una semplice scelta tecnica del mister sembra aver cambiato completamente la vita di Allegri diventato, con il tempo, uno dei tecnici italiani più vincenti.