Pagelle Napoli-Juventus 5-1, i voti: Osimhen demolisce i bianconeri

I voti di Napoli-Juventus, le pagelle della partita: una gara praticamente a senso unico che ha visto gli azzurri dominare.

Napoli-Juventus pagelle
juvedipendenza

Una gara maschia, “tosta”, quella vistasi al Diego Armando Maradona tra NapoliJuventus. Prima e seconda della classifica di Serie A sono scese in campo per il big match che ha aperto la diciottesima di campionato.

Ad avere la meglio è il Napoli, grazie cinque reti! Una partita andata secondo il copione ipotizzato alla vigilia, con il Napoli che ha avuto in mano il pallino del gioco e la Juventus che si è difesa con ordine e solidità, provando poi a ferire in ripartenza gli azzurri di Luciano Spalletti.

Non ha sortito alcun effetto la tattica preparata da Allegri però, che dopo 8 vittorie consecutive ed altrettanti clean sheet, ha subito una batosta difficilmente digeribile al Maradona.

Voti Napoli-Juventus 5-1, le pagelle

NAPOLI

MERET, 6.5 Sul gol di Di Maria non può nulla, ma fa un paio di parate importanti che mantengono i suoi in vantaggio. Chiude bene lo specchio nonostante qualche incertezza sulle uscite alte: c’è anche la sua firma sulla serata azzurra.

DI LORENZO, 6.5 Il capitano degli azzurri doma bene un osso duro come Kostic e si concede più di una sovrapposizione per spezzare il costante raddoppio di marcatura su Politano: ordinato e attento.

RRAHMANI, 6 Accorcia bene in avanti quando Milik riceve sulla trequarti, ma balbetta un po’ quando a puntarlo è un funambolo come Di Maria. Pasticcia con Kim in occasione del gol subito, ma si rifà con la volée del 3-1.

KIM MIN-JAE, 5.5 È lui a guidare la retroguardia partenopea nella prima mezz’ora, ma si vociferava non stesse al meglio e infatti crea confusione in occasione della rete bianconera. Non la sua miglior serata.

MARIO RUI, 6 Non parte benissimo, preoccupato forse dalla “carta” Chiesa: Allegri lo costringe a guardarsi sempre alle spalle, senza essere troppo libero di spaziare in avanti. Si concede qualche discesa ed è sempre preciso nel giropalla.

(dal 70′ OLIVERA, 6 Si limita a continuare l’attenta fase difensiva del collega portoghese).

ZAMBO ANGUISSA, 5.5 È strano vedere il camerunense così in difficoltà. Un calciatore ordinato e determinante come lui, spesso troppo frettoloso nella verticalizzazione: tocca un sacco di palloni, ma ne sbagli troppi per le qualità che ha.

LOBOTKA, 6 Metronomo del centrocampo, cuore pulsante del gioco del Napoli. Oggi verticalizza poco e si limita a far girare orizzontalmente la sfera, ma come schermo davanti alla difesa è sempre molto utile.

ZIELINSKI, 6 Si vede poco nell’area bianconera: si inserisce e detta spesso il passaggio, ma i suoi movimenti servono più ad aprire spazi per i tre tenori lì davanti piuttosto che a renderlo pericoloso. Si sacrifica molto anche dietro, e non si può non lodarlo per questo.

(dal 79′ NDOMBELÈ, S.V.).

POLITANO, 6.5 A tratti sembra immarcabile, con la classica frequenza di passi molto rapida che lo rende imprevedibile. Fondamentale Di Lorenzo che lo aiuta a trovare spazio per rientrare e mettere in luce il sinistro: dal suo piede nasce sempre un’occasione.

(dal 46′ ELMAS, 6.5 Il macedone segna il gol della manita ed è sempre l’uomo in più nei contropiedi che affossano la Juventus, nel gioco come nel risultato).

OSIMHEN, 8 Pronti via e insacca il gol che apre le danze: è solo il primo dei 5, e ne timbra anche un altro nella sua ripresa. È la sua serata, che marca anche con un assist per Kvaratskhelia.

(dal 79′ RASPADORI, S.V.).

KVARATSKHELIA, 7 Si rivede il georgiano, dopo una battuta d’arresto tra Milano e Genova. È sua la giocata da applausi che vizia il gol di Osimhen, ma non poteva restare a secco anche oggi: il 2-0 lo scioglie dalle catene e torna il solito mattatore, che mette a segno anche due assist.

(dall’89’ LOZANO, S.V.)

All. SPALLETTI, 7 Prepara la partita in maniera perfetta, ingabbiando Chiesa e Kostic sulle fasce. Di Maria gli crea qualche problema nel primo tempo, e allora chiede ai suoi, a turno, di dare un occhio di riguardo all’argentino

JUVENTUS

SZCZESNY, 6 Il polacco non può nulla sui gol. Incolpevole e trafitto: si spegne la sua serie di clean sheet, e con essa l’imbattibilità della Juventus degli ultimi mesi, capitolando malamente.

DANILO, 6 L’unico a salvarsi della retroguardia, ma da solo non può nulla.

BREMER, 4 Semplicemente disastroso: si perde il suo uomo su ogni rete del Napoli. Il peggiore dei suoi, di gran lunga.

ALEX SANDRO, 5.5 Senza infamia e senza lode, ma non riesce mai ad arginare da solo la fascia destra del Napoli e chiedendo il raddoppio spesso toglie densità in mezzo al campo.

CHIESA, 5 Non incide e forse schierarlo dall’inizio per la prima volta dopo un infortunio tanto pesante non è stata l’idea migliore.

(dal 73′ ILING JR, S.V.)

MCKENNIE, 5 Lo statunitense veniva da diverse buone prove, sia con la Juventus che con la nazionale al Mondiale. Allegri, però, all’ultimo lo riporta mezzala e viene inghiottito dai meccanismi del centrocampo di Spalletti.

LOCATELLI, 5.5 Nervoso ed eclissato, non riesce mai a salire in cattedra e a dare tranquillità alla squadra, di cui dovrebbe essere il perno.

(dal 56′ PAREDES, 5.5 Entra sul 3-1 e non può incidere, nemmeno se volesse: il Napoli ha ormai ingranato e lui è vittima delle continue imbucate).

RABIOT, 5.5 Fa notizia una sua insufficienza dopo mesi da fuoriclasse. Anche Adrien non può nulla contro la velocità supersonica delle giocate del Napoli. Una lancia da spezzare in suo favore: fisicamente tiene botta ad Anguissa, arginandolo.

(dall’83’ SOULÈ, S.V.).

KOSTIC, 5 Aiuta tanto Alex Sandro in fase difensiva, ma non ha mai la lucidità per giocare il pallone pericolosamente in avanti, né è capace di creare pericoli puntando l’uomo.

DI MARIA, 6.5 Crea pericoli praticamente da solo, colpendo una traversa che fa da antipasto alla rete del momentaneo 2-1. Si è visto un buon Di Maria, finalmente, ma non ha solamente illuso i suoi.

(dal 73′ MIRETTI, S.V.).

MILIK, 6 L’assist per la rete teoricamente è la suo, ma nella pratica il gol dei bianconeri è frutto di tanta confusione da parte della difesa del Napoli. Isolato, prova a dialogare con Di Maria ma non si rende mai pericoloso.

(dal 56′ KEAN, 5.5 Pressa e prova a portare su i compagni in una serata davvero negativa. Di fatto, tocca pochissimi palloni).

All. ALLEGRI, 4.5 Stravolgere i meccanismi di una squadra che ha vinto otto partite consecutive non subendo nemmeno una rete non è stata un’idea geniale. Chiesa dall’inizio, Mckennie riportato per vie centrali, Fagioli e Miretti in panchina… Max ha diverse colpe, al netto di un Napoli devastante.

Il tabellino di Napoli-Juventus 5-1

Napoli-Juventus 5-1 (Osimhen 15’e 65′, Kvaratskhelia 39′, Rrahmani 55′, Elmas 72′; Di Maria 42′)

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim Min-Jae, Mario Rui (70′ Olivera); Zambo Anguissa, Lobotka, Zielinski (79′ Ndombelè); Politano (46′ Elmas), Osimhen (79′ Raspadori), Kvaratskhelia (89′ Lozano). All: Luciano Spalletti

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; Chiesa (73′ Iling Jr), Mckennie, Locatelli (56′ Paredes), Rabiot (83′ Soulè), Kostic; Di Maria (73′ Miretti), Milik (56′ Kean). All: Massimiliano Allegri

Arbitro: Daniele Doveri (Roma)

Ammonizioni: 44′ Danilo

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