Vlahovic, così come Higuain, è un grandissimo attaccante; nella storia bianconera, però, il miglior centravanti è un altro.
La Juventus, nella sua storia, ha sempre avuto attaccanti di grandissimo livello; in questa stagione può contare su Vlahovic. Il centravanti serbo, nonostante le difficoltà avute anche a causa di un problema fisico, è uno de punti fermi dei bianconeri.
Allegri conta molto sui gol del suo centravanti per vivere un finale di stagione da assoluto protagonista. Vlahovic non è il classico centravanti d’area di rigore; lui ama molto svariare sul fronte offensivo per permettere l’inserimento ai propri compagni.
Dal punto di vista tecnico parliamo di un giocatore capace di essere decisivo in ogni modo; in questa stagione, ad esempio, lo abbiamo visto realizzare gol anche su calcio di punizione e questo, ovviamente, rappresenta una soluzione in più dal punto di vista offensivo.
Per quanto riguarda Higuain, invece, era un centravanti assolutamente letale all’interno dell’area di rigore avversaria. I difensori faticavano e non poco contro l’argentino capace, in ogni momento, di liberarsi dalla marcatura dei centrali.
Higuain, con la maglia della Juventus, ha scritto pagine importanti di storia bianconera; le stesse che vuole scrivere Vlahovic magari a partire da questa stagione quando trascinando la squadra in Coppa Italia ed in Europa League.
Due centravanti diversi ma con una caratteristica comune, quella di fare gol; nella storia della Juventus, però, il miglior centravanti è un altro. Parliamo di un giocatore impossibile da dimenticare dai tifosi bianconeri.
Il miglior bomber della storia bianconera non è Vlahovic o Higuain ma David Trezeguet; l’ex centravanti francese ha vestito la maglia bianconera per dieci anni realizzando un numero incredibile di gol e lasciando un segno indelebile nella storia dei bianconeri.
Trezeguet era un giocatore pericolosissimo all’interno dell’area di rigore (i tifosi dell’Italia lo ricordano bene nella finale dell’europeo del 2000) capace di far gol in qualsiasi modo.
Non spiccava da un punto di vista tecnico ma era impossibile contenerlo nell’area di rigore, il suo habitat naturale. Calciava con entrambi i piedi, era forte di testa e aveva un senso della pozione incredibile; sembrava come se la palla volesse andare, per forza di cose, da Trezeguet.
Il francese aveva una sorta di calamità per il pallone e gli bastava pochissimo per essere letale; se all’interno di una partita aveva tre occasioni da gol, era molto probabile che chiudeva il match con una tripletta. Giocatore incredibile, impossibile da dimenticare per i tifosi della Juventus.
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