Champions League, nuova formula: scontri diretti a porte chiuse, i dettagli

CHAMPIONS LEAGUE – Novità importanti per quanto riguarda la Champions ai tempi del coronavirus. La riunione dell’esecutivo Uefa è slittata ufficialmente al 17 giugno.

L’Italia e le altre federazioni avranno ancora un po’ di tempo per definire le modalità della ripartenza dei vari campionati nazionali ma a tenere banco è anche il futuro della Champions League e dell’Europa League.

Champions League, nuove regole

Come riportato da ‘Sportmediaset’, il presidente Aleksander Ceferin si vuole cautelare con un eventuale piano B per snellire il programma delle coppe in caso di ulteriori ritardi, anche se al momento l’obiettivo numero uno resta quello di portare a termine le competizioni europee senza stravolgere formula e tempi. In caso di ulteriori ritardi, si virerebbe su un piano di riserva: quarti in gara secca più Final Four a Istanbul, con due semifinali in gara unica e finale nel giro di 4 giorni. Le partite sarebbero così ridotte a 11 da 17.

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L’idea è quella di far disputare le gare secche dei quarti in casa del club con il miglior coefficiente Uefa, ovviamente tutte le partite verrebbero disputate a porte chiuse. Questa formula si estenderebbe anche agli eventuali preliminari estivi necessari per accedere alle coppe della prossima stagione. La Juventus, in caso di rimonta contro il Lione, giocherebbe fuori casa solo se incrociasse Real Madrid, Atletico, Barca o Bayern, che la precedono in classifica. A Torino in tutti gli altri casi, essendo meglio piazzata anche di due potenziali favorite come Manchester City e PSG.