Ronaldo Juventus, l’Asl di Torino: “Nessuna violazione. Poteva tornare in Italia”

RONALDO JUVENTUS – Da qualche giorno, Cristiano Ronaldo è in quarantena, essendo risultato positivo al tampone fatto col Portogallo nel ritiro della Nazionale. Il fuoriclasse adesso salterà qualche gara, nel frattempo la polemica non manca.

Infatti il suo ritorno in Italia, anche se già positivo ha fatto scalpore, inoltre Spadafora ha alimentato queste polemiche accusando Ronaldo di aver violato il protocollo. Ma non è finita, dalll’Asl di Torino arriva la smentita.

Ronaldo Juventus, l’Asl smentisce le accuse a CR7

A chiarire alcuni aspetti è intervenuto il responsabile del Dipartimento Prevenzione dell’Asl Città di Torino Roberto Testi, che già mercoledì spiegava: “C’è la possibilità di trasferirsi da un Paese all’altro per soggetti positivi al Covid 19 tramite un volo sanitario, denunciato all’Usmaf, l’Ufficio di Sanità marittima, aerea e di frontiera. Il tragitto dall’aereo all’abitazione deve avvenire con un’ambulanza privata. Essendo asintomatico, Ronaldo dovrà restare a casa in quarantena per dieci giorni, a partire da quello in cui è stata accertata la sua positività“.

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E ieri, come riportato da Tuttosport, ha ribadito: “Non serviva nessuna autorizzazione per il rientro di Ronaldo, che ha fatto né più ne meno che quello che hanno fatto alcuni calciatori delle Nazionali azzurre quando sono risultati contagiati all’estero. Ha utilizzato un volo sanitario regolarmente autorizzato dall’Usmaf e non necessitava di alcuna altra autorizzazione. Ronaldo ha violato i protocolli, ma non quando è rientrato bensì quando è partito per il Portogallo. Ma questa era cosa già nota: ha violato le norme a inizio mese quando ha rotto l’isolamento che avrebbe dovuto osservare“. Polemiche dunque infondate che vengono subito smentite.