Il mondo del calcio si prepara ad accogliere un nuovo modo di intendere il fuorigioco; una vera e propria rivoluzione. 
Il fuorigioco è l’unica situazione oggettiva all’interno di una partita; questo non impedisce di polemizzare su episodi come, ad esempio, quello del rigore tolto alla Roma. Nella gara contro il Torino, sul punteggio di uno a zero per i giallorossi, l’arbitro fischia la massima punizione per i ragazzi di Mourinho. Netto il fallo di Buongiorno su El Shaarawy; il penalty, però, non sarà mai calciato.
L’arbitro ha atteso cinque minuti buoni prima di ricevere, dal Var, la segnalazione del fuorigioco di Abraham ad inizio azione. Dal replay si è visto come l’attaccante ingleso fosse oltre l’ultimo difensore granata per questione di millimetri. Sull’episodio si sono scatenate numerose polemiche, dal fatto che si fosse impiegato così tanto tempo per decretare il fuorigioco al buon senso che, secondo alcuni, avrebbe dovuto portare l’arbitro a confermare il rigore.
Nasce il fuorigioco semiautomatico, ecco come funziona
Da domani, fino al diciotto dicembre, si giocherà la coppa araba; una competizione che potrebbe completamente rivoluzionare il calcio sotto un particolare aspetto. In questo torneo, infatti, verrà testato il fuorigioco semiautomatico. Sul tema è intervenuto Johannes Holzmuller; il direttore della tecnologia e dell’innovazione nel calcio ha spiegato come, con questo nuovo sistema, sarà possibile prendere in esame anche il coinvolgimento dei giocatori nelle azioni che causano un fuorigioco.
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Novità che sarà possibile, sempre stando alle parole di Holzmuller, grazie all’installazione di una telecamera sotto il tetto di ogni stadio. Siamo solo alle prime battute ma, qualora la sperimentazione dovesse dare esito positivo, potremmo trovarci di fronte ad una vera e propria rivoluzione. Difficile dire se e quando questo cambiamento verrà portato in Europa ma potrebbe essere la soluzione alle polemiche che, ogni settimana, popolano i campi da calcio.