La Juventus sale sul tetto d’Europa, ma ciò che accade dopo è doloroso

La Juventus è una delle squadre più blasonate d’Italia, per questo motivo anche in Europa ha saputo elevarsi come grande potenza.

Nella storia della Juventus sono stati davvero molto complicati i rapporti con la Champions League, nonostante il massimo trofeo internazionale abbia visto tantissime grandi prestazioni da parte dei bianconeri, con i successi che però sono stati davvero ridotti al minimo, con una serie di avvenimenti che sono stati a dir poco dolorosi anche in seguito al successo internazionale, con alcune situazioni che purtroppo non potranno mai essere cancellati dalla storia e che non potranno in nessun modo aiutare i bei ricordi.

Juventus Champions League (Ansa Foto)
Juventus Champions League (Ansa Foto)

La Juventus ha vinto la bellezza di 36 campionati in Italia, un numero che è davvero irraggiungibile e impensabile per tutte le altre società italiana, tanto è vero che al secondo posto Inter e Milan si trovano solamente a quota 19, con i bianconeri che però hanno avuto sempre un grosso problema con la Champions League.

La Signora infatti è stata l’ultima delle tre grandi nel calcio italiano a ottenere il successo, con più di vent’anni di distanza sia da Inter che dal Milan, inoltre in questo momento è ancora al terzo posto in questa particolare classifica tutta all’interno del Belpaese, con i due successi che in realtà avrebbero potuto anche essere di meno.

Nel 1985 infatti nessuno poté realmente esultare al primo grande successo di Madama, perché ciò che accade allo stadio Heysel è un qualcosa di tristemente noto a tutti, con più di 30 tifosi che persero la vita nello stadio belga, in seguito a degli scontri fatti partire dagli hooligans del Liverpool.

Il problema è che rischiò di diventare tragica anche la notte del 1996, gara in cui la Juventus poté finalmente festeggiare a pieno titolo il massimo trofeo continentale, ma con l’Ajax a un certo punto sembrò davvero tutto perso con la sfortuna che stava perseguitando i torinesi di Lippi.

Juventus e Ajax, corsi e ricorsi storici in finale

Juventus e Ajax si erano già affrontate in un’occasione in finale di Coppa dei campioni, addirittura nel lontano 1973 nello stadio di Belgrado, dove a vincere furono i Lancieri che ottennero così il loro terzo successo consecutivo contro una squadra bianconera allenata dal ceco Vycpalek che sembrava davvero essere molto indietro rispetto agli olandesi.

Il 1996 doveva essere dunque l’anno della grande vendetta, ma sembrava di poter vivere un dejavù, visto che l’Ajax era la squadra campione in carica proprio come in quel 1973 e nella stagione precedente aveva battuto anche in quel caso una squadra di Milano, nel 1972 fu l’Inter di Invernizzi e nel 1995 il Milan di Capello.

Dopo il vantaggio di Fabrizio Ravanelli, un errore clamoroso di Angelo Peruzzi permise agli olandesi di pareggiare l’incontro e portare la sfida ai calci di rigori, nonostante per 120 minuti fosse stata chiara e netta a tutti la supremazia dei bianconeri nei confronti dei rivali, per questo motivo la paura di perderla gli 11 metri era enorme.

Peruzzi riuscì però in quel caso a dimenticare l’errore sul gol di Litmanen, parando ben due rigori a Edgar Davids e Sonny Silooy, dando così la possibilità alla Juventus di realizzare tutti i propri rigori e vincere così la sfida per 4-2.

Ancora oggi quello è l’ultimo titolo della Signora in campo internazionale, nonostante da lì in poi vennero giocate la bellezza di ben cinque finali di Champions League tutte però perse.

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