Che fine ha fatto Guglielmo Stendardo? Ora è un vero genio

Guglielmo Stendardo non ha sicuramente lasciato traccia del proprio passaggio alla Juve, ma finita la carriera ha saputo crearsi un gran nome.

Molti giocatori una volta finita la carriera professionistica decidono di dedicarsi a tutti gli effetti agli studi e all’università, con Guglielmo Stendardo che però è stato un caso davvero molto particolare, considerando infatti come il ragazzo napoletano sia stato in grado a tutti gli effetti di poter ottenere la massima carica studentesca ancora quando giocava.

Guglielmo Stendardo Juventus (LaPresse)
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Di carriera come quelle di Guglielmo Stendardo ce ne sono state davvero tantissime nella storia del calcio, considerando infatti come il roccioso difensore abbia dimostrato sicuramente buon talento, ma anche una certa lentezza.

La sua grande capacità di piazzarsi al centro della difesa però gli ha garantito anche di poter giocare con alcune squadre davvero molto blasonate, partendo inizialmente dall’unica presenza con la maglia del suo Napoli quando era giovanissimo, passando poi da diversi anni con la Lazio e soprattutto una brevissima parentesi con la Juventus.

In bianconero ha potuto dialogare in maniera sempre più vicina con Claudio Ranieri, un tecnico che sicuramente è stato molto importante per la sua carriera e che lo ha saputo valorizzare moltissimo, nonostante alla fine a Torino abbia giocato solamente cinque partite partite ma per lui hanno significato davvero tantissimo.

Un’altra delle sue esperienze di maggior prestigio è arrivata con la maglia dell’Atalanta, dal 2012 al 2017, potendo giocare finalmente con grande continuità e trovando in allenatori come Stefano Colantuono ed Edy Reja dei veri e propri maestri di vita, ma l’esperienza a Bergamo arrivò in un momento davvero molto particolare.

Nel 2012, quando era ancora nel pieno della carriera e aveva da poco con più di 31 anni, arrivò per lui un momento davvero molto emozionante, tanto è vero che venne insignito addirittura del ruolo di docente della cattedra di “attività sportiva e rapporti di lavoro” dell’università Link Campus di Malta, dove nella quale nel dicembre del 2012 ottenne la laurea in giurisprudenza.

Lui infatti è a tutti gli effetti un avvocato, tanto è vero che quell’anno riuscì a ottenere anche l’abilitazione definitiva passando l’esame di stato, per questo motivo è davvero molto bello vedere come un calciatore riesca comunque a portare avanti i propri sogni anche da un punto di vista dello studio.

L’avvocato Stendardo ama troppo il calcio e va in panchina

Erano dunque che erano in molti a essere convinti che una volta terminata la sua avventura con il calcio si sarebbe dedicato definitivamente a questo nuovo tipo di lavoro, ma alla fine per lui il calcio era davvero un qualcosa di troppo importante.

La sua carriera è terminata addirittura a 39 anni, quando aveva deciso di firmare un contatto con la piccolissima LUISS, squadra che si trovava addirittura nella categoria Promozione nella regione Lazio, una società che gli ha regalato anche l’opportunità di poter diventare allenatore, dopo che nella stagione precedente aveva contribuito in maniera importante alla promozione in Eccellenza.

La realtà è davvero molto piccola, ma sta avendo dei contatti davvero molto importanti con la Lazio, tanto è vero che la squadra che prende il nome dall’Università Guido Carli era stata inizialmente allenata dal suo ex compagno di squadra con in biancoceleste, ovvero Cristian Ledesma.

Insomma dal campo alla cattedra dell’università per poi diventare a tutti gli effetti l’allenatore di una squadra che si ispira al mondo universitario, per questo motivo Stendardo ha davvero lo studio nel suo sangue nel suo cuore.