Juventus, caso plusvalenze: noto giornalista “La Serie A è falsata”

Continua a tenere banco il caso Juventus; andiamo a leggere quanto detto da un noto giornalista su quanto sta succedendo.

E’ chiaro come, negli ultimi giorni, il mondo del calcio sia stato travolto da quanto successo in casa Juventus con le dimissioni dell’intero CDA. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno che rischia di avere gravi conseguenze non solo sul mondo bianconero ma su tutto il sistema calcio.

Agnelli
Ansafoto

Un possibile scenario ha provato a darlo Stefano Feltri, direttore di Domani che ha parlato del discorso relativo alle plusvalenze nel suo intervento durante la diretta Twitch di calciomercato.it su TvPlay. Ecco le sue parole

CASO JUVENTUS, SERIE A FALSATA? – 

“Sono cose che possono succedere soltanto nel calcio, le cose che contesta la Procura di Torino alla Juventus avrebbe portato a chiudere qualunque azienda, anche solo per i danni d’immagine giganteschi. Si capisce che le manovre economiche della Juventus non avevano un effetto solo sulla squadra, ma anche sulla struttura di tutta la Serie A”.

Dichiarazioni forti ma ecco come continua, sempre su TvPlay, Stefano Feltri

“Poi in diversi ovviamente tirano in ballo anche i casi di Milan e Inter, ma noi ad oggi abbiamo 500 pagine sulla Juventus e le relazioni dimostrano in estrema sintesi che per portare a sistemare i conti la Juventus faceva alleanze con squadre che sul campo sono rivali ma che poi adattavano il mercato a quello della Juventus”.

Stefano Feltri, a questo punto, sottolinea un altro aspetto importante nel suo intervento a TvPlay

Per Atalanta o Sampdoria operazioni da per esempio 15 milioni sono importanti. In questo senso la Serie A è falsata, perché c’è una squadra, in questo caso parliamo del sistema Juventus, ci sono alcuni competitor anche della parte alta della classifica che si ritrovano a gestire i giocatori in funzione proprio della Juventus”.

LA CARTA ATALANTA –

Stefano Feltri, sempre a TvPlay, arriva a parlare anche del caso Atalanta

“L’accordo vero è l’impegno da parte dell’Atalanta dell’acquisto di un giocatore per tre milioni di euro. Perché Percassi si impegna a comprare un giocatore qualunque? Per generare una plusvalenza fittizia, Muratore viene acquistato per 7, ma c’è l’impegno per un riacquisto a 4″.

Stefano Feltri continua, a TvPlay, con portando come esempio Kulusevski e Muratore

“Kulusevski è stato comprato a 35, con Muratore poi ceduto a 7, con quindi circa un quinto dell’esborso ripagato. C’era però anche la promessa in caso di prestazioni negative di Muratore di una recompra a 4”.

Su questo argomento ecco come conclude Stefano Feltri ai microfoni di TvPlay

“Tutto questo ha poco a che fare con il campo o con i giocatori funzionali agli schemi, ma è solo funzionale a trovare il candidato ideale per la migliore plusvalenza”.

COSA POTREBBE SUCCEDERE – 

A questo punto Stefano Feltri, a TvPlay, prova a fare previsioni future

“Non è mai saggio fare previsioni sull’aspetto finanziario perché ci sono tante dinamiche che non sappiamo e fino a quando non ci sono accertamenti tante cose restano secretate. Diciamo che tante operazioni portate avanti dalla Juventus non si sarebbero potute verificare senza l’aiuto di altre squadre”.

Ecco come continua Stefano Feltri sempre a TvPlay

“Arrivabene ha parlato chiaro, ha detto che quando è arrivato c’erano alcuni club amici per fare certe operazioni. Non abbiamo però gli strumenti attualmente per parlare di irregolarità anche da parte degli altri”.

Stefano Feltri si concentra anche sul discorso plusvalenze che vedrebbe coinvolta quasi tutta la Serie A

Se queste plusvalenze avevano dei complici sono quasi tutta la Serie A, è il caso per esempio di Pellegrini e Spinazzola con la Roma, le trattative poi con il Sassuolo, che trattano Carnevali come fosse uno stagista della Juventus, penso all’operazione Demiral. Andrebbe indagato anche questo aspetto. I dirigenti della Juventus si vantano anche di aver fatto fare plusvalenze anche alle squadre amiche”.

Stefano Feltri a TvPlay: “Questo settore non merita nessun sostegno pubblico”

COSA DOVREBBERO FARE I TIFOSI –

Stefano Feltri prova a dare anche un consiglio ai tifosi

“Questo è un messaggio che questa gente capisce sono i soldi, qua parliamo di finanza non di sport. La cosa che consiglierei a tutti i tifosi è leggere i giornali indipendenti, le carte e farsi un’idea, poi magari si disdice l’abbonamento a DAZN o altro”.

Continua, con toni decisamente duri, Stefano Feltri a TvPlay

“Intanto questo settore non merita nessun sostegno pubblico, abbiamo letto come sono stati usati i finanziamenti per il Covid, alla fine la Juventus ha usato il Covid come scusa per truccare i bilanci. Quindi basta aiuti, fuori chi ha fatto le plusvalenze e poi leggi trasparenti sulla gestione dei bilanci”.

Sull’argomento, Stefano Feltri prosegue in questo modo

“Le società di calcio sono aziende quotate in borsa, hanno già delle regole, quindi non mi interessa tanto la Covisoc, ma il problema è che queste aziende hanno un peso politico e non va bene, c’è addirittura Lotito in parlamento e sta cercando di congelare i debiti all’Irpef per 55 milioni di euro, saliti di 25 milioni rispetto al 2021, quasi tutti effetto del congelamento delle tasse durante il Covid, che è quello che Lotito ora vuole prolungare, un chiaro conflitto di interessi e per tanti soldi, perché per una qualsiasi azienda 25 milioni sono tanti soldi”.

Stefano Feltri conclude il suo intervento a TvPlay in questo modo

“Bisogna far rispettare le regole e per farlo serve la magistratura e serve una reazione da parte del mercato, ovvero i tifosi, gli abbonati e chi finanzia il sistema, che non è un sistema accettabile”.

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