Il calcio si stringe intorno a Amir Azadani: ecco come verrà aiutato

Il calciatore iraniano Amir Azadani è stato recentemente condannato a morte. Il mondo del calcio dovrà aiutarlo in tutti i modi possibili.

Tutti sono ormai a conoscenza della vicenda di Amir Azadani, calciatore iraniano attualmente condannato a morte. Il nome citato risulta infatti tra gli arrestati del suo Paese. Così, il mondo del calcio si è stretto intorno a lui per capire come aiutarlo.

Amir Azadani
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Nel corso della trasmissione Tvplay in onda su Twitch si è parlato a lungo di questa tematica. Fondamentale il contributo di Francesco Ghirelli, l’attuale Presidente della Lega Pro, il quale ha sottolineato la centralità del calcio davanti a certe situazioni.

AMIR E’ VITTIMA DI UNA REPRESSIONE VIOLENTA –

A Tvplay le parole di Ghirelli hanno fatto eco in maniera particolarmente impattante: “Posso solo dire che è arrivato il momento di mobilitarci per salvare la vita di Amir. In quella terra bellissima che è l’Iran è in corso una repressione violenta. Amir va salvato. Possiamo unirci a quelli che provano a bucare il silenzio e la sordità con cui le autorità rispondono. Bisogna far crescere la voce per salvare Amir e tutti quelli che rischiano l’impiccagione. Si stanno eseguendo sentenze senza difesa. Il reato della guerra contro Dio prevede che non ci sia difesa”

Sottolineando inoltre l’importanza delle istituzioni in tal senso: “Dobbiamo essere disponibili ad accoglierlo, a partire dalla serie C da noi e nello stesso tempo interessare il governo perché intervenga a partire dal ministro dello sport e una mobilitazione che investa anche i campi della Serie C. Possiamo fare tre cose: coinvolgere la FIGC perché possa provare ad aprire un canale con la federazione iraniana. Secondo, possiamo spingere il governo a muoversi concreetamente. Terzo: sabato e domenica ci sarà un’iniziativa su tutti i campi di Serie C a sostegno di Amir”.

Iniziativa speciale della Serie C: ecco di cosa si tratta

Oltre alla vicenda di Amir Azadani, su Tvplay il presidente della Lega Pro ha parlato anche di un progetto molto speciale per la categoria, dal forte impatto sociale.

L’INIZIATIVA DELLA SERIE C –

 “Aggiungo che per noi se non facciamo questo è meglio chiuderci. La serie C partirà con il campionato dei rifugiati: otto squadre in Italia, cinque mesi di preparazione. Questi ragazzi giocheranno insieme ai locali. Saranno delle vere e proprie biblioteche viventi e dopo cinque mesi di preparazione ci sarà un campionato sui campi della serie c che si concluderà con una grande finale”.