Il dirigente sorprendete tutti:” Meglio lui di Douglas Costa”

Douglas Costa è stato uno dei più forti laterali d’attacco della sua generazione, ma un dirigente ritiene di aver avuto brasiliani migliori.

Tra i migliori giocatori che ci sono stati alla Juventus in questi ultimi anni non possiamo non citare Douglas Costa, con il brasiliano che ha fatto impazzire i tifosi bianconeri, ma su TvPlay un noto dirigente ritiene di aver avuto brasiliani migliori di lui.

Douglas Costa
LaPresse

Nella giornata di oggi su TvPlay abbiamo avuto il grande onore di poter ascoltare le parole di Carlo Nicolini, da anni dirigente dello Shakhtar Donetsk, che ha cercato di spiegare nei dettagli le difficoltà che sta attraversando la società.

Stiamo avendo sicuramente molte difficoltà attualmente a convincere i giocatori a venire in Ucraina, data la difficile situazione che tutti conosciamo perfettamente, per questo motivo abbiamo dovuto cercare di valorizzare maggiormente i giocatori provenienti da questa nazione. Avevamo già praticamente chiuso per campioni come Gvardiol e Julian Alvarez, ma purtroppo per noi le trattative non sono per nulla semplici.”

Nicolini inoltre ha voluto raccontare il suo lavoro di scouting e soprattutto la sua grande bravura nello scoprire giocatori brasiliani adatti per il calcio europeo, ma a TvPlay ha lanciato una vera e propria bomba.

Abbiamo avuto modo di lavorare con tanti giocatori brasiliani di livello, con i più famosi che sono stati Douglas Costa e Fernandinho, ma il più forte di tutti è stato Matuzalem. Si trattava di un giocatore completo, con una grande abilità tecnica e decisamente avanti per quanto riguarda la visione di gioco ed è stato uno dei primi brasiliani a venire da noi dopo l’esperienza a Brescia.”

“In Italia non si aspettano i giovani”, Nicolini contro la Serie A

Sempre all’interno di TvPlay, che come sempre potete seguirla su Twitch, il dirigente Nicolini ha parlato anche del problema legato alla valorizzazione dei giovani nel calcio italiano.

In Serie A si cerca immediatamente il risultato e per questo i giocatori giovani fanno fatica a imporsi, perché sono costantemente soggetti ad alti e bassi. Si parla ovviamente di un discorso generico, dato che l’età media in Italia è tra le più alte d’Europa e in Serie A viene considerato giovane un ragazzo di 22 anni, mentre all’estero si parla i calciatori tra i 18 e 19 anni.”

A questo proposito gli è stato chiesto se provasse una sorta di nostalgia per l’Italia e un giorno fosse intenzionato a tornare e a riguardo ha risposto così su TvPlay.

Nella mia carriera ho svolto il ruolo di preparatore atletico, di allenatore in seconda e di primo allenatore vincendo 32 titoli in quattro nazioni diverse e riuscendo anche a portare a casa una Europa League. Sono all’estero da 23 anni e nessuna dirigente italiano mi ha mai chiamato per farmi una proposta di lavoro.”

Ancora una volta TvPlay ha regalato una splendida intervista con uno dei fiori all’occhiello del calcio italiano, per questo motivo se volete ascoltare altri grandi interventi non dimenticatevi di seguire il programma in diretta su Twitch.