Nicolò Fagioli è ormai un punto di riferimento per la Juve, con il suo talento che ormai non può essere più messo in discussione da nessuno.
Ci sono dei ragazzi che meritano fin da subito di poter giocare in una grande squadra, con Nicolò Fagioli che senza ombra di dubbio in questo momento può essere considerato come una vera e propria perla in casa bianconera.
Il trequartista ex Cremonese infatti dopo un inizio difficile è riuscito finalmente a trovare il posto in prima squadra che meritava, con Massimiliano Allegri che ha dovuto lasciare in disparte i suoi dubbi sui giovani giocatori e lo ha fatto diventare un punto di riferimento e di forza.
Sembra davvero passato un secolo da quell’agosto nero per Fagioli, con il giovane ragazzo che nelle prime quattro partite di campionato non era mai stato schierato in campo, con la chiara e netta richiesta da parte dell’allenatore di mandarlo in prestito per farsi le ossa.
In quel momento però la società ha deciso di impuntarsi e di non dare ascolto al proprio tecnico, tanto è vero che è stato preferito sacrificare un giocatore di grande esperienza come lo svizzero Zakaria, con i risultati che ora sono sotto gli occhi di tutti.
All’inizio Allegri ha continuato secondo la sua linea di non dare spazio al giocatore, infatti dopo le prime 11 partite erano soltanto 39 i minuti che erano stati disputati in Serie A, con il massimo che ne era derivato dai 28 primi contro la Salernitana.
Poi è arrivata finalmente la partita del 29 ottobre 2022 contro il Lecce, una sfida che si stava rivelando sempre più complicata per la Vecchia Signora, con Fagioli che dopo ben quattro panchine consecutive è entrato all’inizio del secondo tempo e con un gol sensazionale ha dato la vittoria Madama.
Da quel momento i suoi numeri sono completamente cambiati, infatti nelle ultime tre partite di campionato è sempre stato schierato come titolare, con l’apice che è stato raggiunto con il gol che ha chiuso l’attesissimo derby d’Italia contro l’Inter.
Fagioli da panchinaro a uomo determinante: i numeri si sono ribaltati
Ecco allora che Fagioli è passato da aver giocato 39 minuti nelle prime 11 partite di campionato, ad aver collezionato un totale impressionante di ben 288 minuti complessivi nelle ultime quattro partite.
Inoltre il suo ruolo sta diventando davvero sempre più centrale, infatti non soltanto nella sfida contro i nerazzurri, ma anche contro la Lazio ha avuto modo di poter giocare tutta la partita.
Al giorno d’oggi, soprattutto nell’Era dei 5 cambi, non è per nulla scontato che un giocatore di campo possa giocare con così tanta costanza, in particolar modo considerando come fino a poco tempo fa fosse del tutto fuori dal progetto.
Gol, assist e grande visione di gioco, sono queste le caratteristiche che stanno permettendo a Nicolò di poter essere un punto focale nel gioco del Conte Max e da quando c’è lui a dettare l’azione, il gioco della Juventus sembra essere più fluido.
Dunque la dirigenza ci aveva davvero visto giusto a volerlo tenere in rosa e ora anche il tecnico toscano non può più fare a meno di lui.