Gianni Agnelli, la causa della sua morte: nessuno se lo ricorda più

Gianni Agnelli è stata una delle figure più influenti nella storia d’Italia e l’Avvocato ha lasciato un segno indelebile del suo passaggio.

Ci sono degli uomini che riescono a entrare nell’immaginario collettivo grazie alla loro classe ed eleganza che fa sì che possano essere ricordati e diventare un simbolo di stile da imitare e da venerare.

Gianni Agnelli è stato probabilmente il più grande interprete di italianità e di juventinità del Novecento, un simbolo che ha fatto sognare milioni di italiani con una serie di gesti che per molti sarebbero stati normali, ma che fatti da lui avevano tutto un altro stile.

Gianni Agnelli
LaPresse

Il 24 gennaio è sempre una delle date che non possono essere non ricordate dal popolo juventino e soprattutto dopo un periodo così complicato come quello che sta attraversando adesso la Vecchia Signora è bello poter ricordare da dove si viene.

L’Avvocato è il più bel simbolo di amore e passione per la Juventus, un uomo che ha saputo far arrivare dei grandissimi campioni, amarli e dare a loro anche dei soprannomi che sono stati in grado di entrare nella leggenda.

Oggi sono esattamente 20 anni dalla sua scomparsa, infatti il 24 gennaio del 2003 fu una data nefasta per tutta Italia, perché il grande Avvocato si spense definitivamente nella sua abitazione in collina a Villa Frescot e pochi giorno dopo una magia di Del Piero gli rese onore in una sfida contro il Piacenza.

Non tutti però ricordano il motivo della sua dipartita e il tutto avvenne per una malattia davvero molto difficile da curare e che nel momento in cui gli venne diagnosticata, tutti quanti capirono che ormai c’era poco da fare.

Si trattò infatti di un carcinoma alla prostata che lo portò pian piano a spegnersi all’età di 81 anni e non bastarono tutte le cure più specialistiche per poter risolvere questo brutto male.

Cos’è il carcinoma della prostata: la malattia che spense Gianni Agnelli

Il tumore alla prostata è sicuramente uno dei più aggressivi che ci possano essere tra tutti i cancri che si possano prendere, con il suo sviluppo che tendenzialmente ha sempre colpito coloro che superano i 50 anni.

L’età media nel mondo è comunque molto superiore alla mezza età, infatti gli studi parlando di un’età media di 70 anni per la comparsa di questo male ed è la seconda causa di morte dopo il tumore al polmone.

Ci sono tanti fattori che influenzano la sua comparsa, con una dieta irregolare e semplici cause genetiche che possono esserne la motivazione base e spesso ci si accorge di questo male solo con semplici analisi ematici.

La misurazione del PSA, l’antigene prostatico specifico, può così portare alla scoperta di questo male nel momento in cui i valori dovessero essere sballati e il primo tentativo di cura avviene con l’asportazione di una parte del tessuto.

Si tratta dunque di una malattia che dovrà portare alla cura seguente attraverso una serie di sessioni di chemioterapia, ma che molto spesso porta alla decisione da parte del paziente di non iniziare la cura visto un bilancio negativo tra benefici e danni.

L’Avvocato dunque ha subito una malattia orrenda e che lo ha costretto a lasciarci davvero troppo presto, ma il 24 gennaio di ogni anno deve essere ricordato come quello del suo addio sulla Terra, ma nel cuore di tutti non se n’è mai andato.