Chi ha fondato la Juventus? Gli uomini che diedero inizio al mito (non sono gli Agnelli)

La famiglia Agnelli è da anni ormai una cosa sola con la Juventus, per questo motivo in pochi sanno che non sono stati loro a fondare Madama.

Non esiste una squadra più sognata e rispettata della Juventus in Italia, con il suo numero di Scudetti che le ha permesso così di divenire la più vincente e con la famiglia Agnelli che da cento anni fa parte del mondo bianconero.

Questo ha fatto sì che ormai sia divenuta un’idea e concezione comune e popolare il fatto che siano stati proprio loro a dare vita al mito juventino, ma in realtà non vi è nulla di più sbagliato, perché sono altre le persone da ringraziare per aver permesso di far sì che nascesse la Vecchia Signora.

Andrea Agnelli
Ansa Foto

Il calcio alla fine dell’Ottocento stava diventando sempre più popolare e soprattutto non era più solo l’Inghilterra ad avere al proprio interno i grandi campioni capaci di emozionare le prime folle e i primi stadi.

A Torino c’era grande voglia di dare vita a un sodalizio che potesse diventare vincente e l’idea nacque nell’autunno del lontano 1897 e l’idea venne ideata da un gruppo di studenti del liceo classico Massimo D’Azeglio, con questi giovani che si divertivano a giocare al neonato calcio nel quartiere Crocetta.

Per quanto possa sembrare impossibile nessuno dei “Padri fondatori” della Juventus al momento delle firme sui contratti era maggiorenne, infatti stiamo parlando unicamente di giovani ragazzi che sarebbero poi diventati giocatori della Vecchia Signora, con il soprannome che non è certo recente.

Erano solo dei piccoli ambiziosi adolescenti che volevano fare in modo che la loro passione potesse essere vista e apprezzata in tutta Torino, con i nomi che complessivi che furono addirittura diciannove, tutti giovani tra i 14 anni e i 17 anni.

I ragazzi del Liceo fondano la Juve: qual è stata la prima sede prima degli Agnelli?

I più importanti soci fondatori della Juventus furono sicuramente i fratelli Eugenio ed Enrico Canfari, due giovani che avevano a disposizione un’officina ciclistica gestita dalla famiglia.

Si trovava in Corso Re Umberto 42 e fu proprio all’interno di questo piccolo scantinato che venne per la prima volta proclamata una riunione ufficiale del “consiglio di amministrazione” della Juventus.

Vi erano tre nomi che potevano essere scelti: “Società Via Fort”, “Società Sportiva Massimo D’Azgelio” oppure “Sport-Club Juventus”, e per quanto possa sembrare incredibile il nome attuale fu in netta minoranza.

Lo stesso Enrico Canfari nel suo scritto parlò che era uno di quelli che pensava che quel nome non sarebbe stato corretto, forse perché non trasmetteva la giusta maturità, ma invece nello spirito della Juventus non s’invecchiava mai.

Venne ufficialmente registrata il 15 marzo 1898, ma per tutti quanti fu quella riunione nell’autunno del 1897 a essere il primo giorno storico della Juventus, con un manipolo di baldi e ambiziosi giovani che non potevano immaginare che stavano per scrivere una delle più grandi storie mai scritte in Italia.