La squadra va male e i tifosi aggrediscono il Presidente: attimi di terrore

Quando una squadra va male crescono gli attimi di terrore e di nervosismo, ma non si dovrebbe mai finire nelle aggressioni al Presidente.

Tante volte non è semplice essere il Presidente di una squadra di calcio, soprattutto perché in molte circostanze i tifosi non riescono proprio a riconoscere il duro lavoro che si svolge costantemente per poter migliorare la situazione.

La squadra inoltre è un meccanismo continuo, formato da giocatori e da un allenatore che devono in qualche modo provare a portare a casa i risultati sperati e questo molto spesso comporta una serie di lamentele interne.

La violenza però è sempre sbagliata e ogni volta che accade bisogna sempre stigmatizzarla e soprattutto parlarne in maniera negativa, proprio come è successo a un Presidente di recente.

Aggressione Presidente
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Il nome in questione è quello di Massimo Cellino, con il numero uno del Brescia che non sta di certo attraversando il miglior periodo da quando è in Lombardia, con le Rondinelle che sono davvero allo sbando.

Nel 2023 la squadra non è riuscita a totalizzare nemmeno un punto in sei partite, con l’incubo della retrocessione in Serie C che ormai si sta facendo sempre più evidente.

Brescia si sa che è una piazza calda e molto legata alla sua squadra, per questo motivo gli ultras pretendono rispetto da parte delle massime cariche societarie e i continui cambi di allenatore in questo periodo sono stati considerati come una chiara presa in giro.

La stagione era iniziata con Clotet, poi il passaggio ad Aglietti, il ritorno a Clotet, la chiamata di Possanzini e ora quella di Gastaldello che hanno portato così solamente sconforto e molta confusione nel Brescia Calcio.

I tifosi non ce l’hanno più fatta e dopo aver intonato in diverse circostanze cori contro il Presidente, ecco che si è passati anche a un’aggressione fisica.

Cellino minacciato dagli ultras: il Presidente del Brescia cosa farà?

Ora la situazione in casa Cellino e in quel di Brescia si sta facendo davvero sempre più complicata e ostile, soprattutto perché il Presidente non sembra essere nelle condizioni di poter gestire la situazione.

La società ha anche indetto un conferenza stampa per denunciare l’accaduto, perché per quanto si possa essere contrari alle decisioni di una persona non è mai ammissibile e tollerata la violenza.

Il Brescia è una squadra di blasone e di grande tradizione, ma a tutto ci deve essere un limite, con la retrocessione in Serie C che sarebbe sicuramente un momento nero per la storia della squadra, ma questo non può comportare a delle aggressioni fisiche.

Speriamo che la situazione si possa risolvere nel miglior modo possibile, con le Rondinelle che ottengano così la salvezza tanto sperata e con Cellino che adesso dovrà decidere se rimanere Presidente oppure vendere la squadra.