Quanto guadagna il collaboratore tecnico della Juventus?

In questo articolo di approfondimento vedremo quanto guadagna il collaboratore tecnico della Juventus: la cifra è roba da non credere.

Il collaboratore tecnico della Juventus guadagna una marea di soldi. Sembrerà una banalità se letta così, ma può essere d’aiuto a capire quante cifre si possono guadagnare all’interno di un club così tanto quotato.

Collaboratore tecnico Allegri
Ansa Foto-La Presse

Una società così gettonata è sicuramente in grado di pagare così tanti soldi ai suoi collaboratori. Specie se si tratta di figure importanti e sacrosante. Soprattutto nel calcio modern. Ma senza indugiare oltre, vediamo subito in cosa consiste questa figura.

Tra spunti tecnici e definizioni da glossario.

Cosa vuol dire collaboratore tecnico?

Nell’articolo riguardante il preparatore dei portieri abbiamo visto come ogni figura abbia la sua importanza all’interno di una società calcistica. E anche in questo caso non c’è alcuna eccezione.

Il collaboratore tecnico soprattutto a livello strategico ha un impatto fondamentale a dir poco per l’andamento della squadra. Soprattutto per la preparazione delle partite. Per analizzare nello specifico una figura così complessa ci serve l’aiuto del dizionario.

Il collaboratore dello staff tecnico è una figura versatile, che per natura si sa muovere su più fronti. Gestire tutte le attività che riguardano il campo con annessi gli aspetti tattici è un compito di fondamentale importanza.

Sono dunque dei ruoli che agiscono per supportare l’allenatore principale. Non meno importante anche la parte relazionale, che riguarda appunto ogni giocatore nello specifico. Chi pensava che il lato “tecnico” riguardasse solo il calcio forse ha capito male.

Dopotutto non è facile etichettare una figura così complessa e poliedrica con così poche parole a disposizione. Ragion per cui è meglio portare degli esempi concreti, cosa che faremo a breve.

Il lato più interessante di questo approfondimento è indubbiamente quello relativo ai guadagni. Proprio in virtù di questo tema si potranno scoprire delle informazioni a dir poco inaspettate.

Quanto guadagna un collaboratore in Serie A?

Una figura del genere in Serie A può arrivare a percepire grandi guadagni. Come al solito vale lo stesso principio elencato già in altre occasioni. Una squadra neopromossa non potrà mai garantire gli stessi compensi di una delle top 4.

Nel caso specifico della Serie A il collaboratore tecnico può arrivare a guadagnare anche 20.000 euro annuali. Che di base non sono chissà quanti, ma si deve pur sempre considerare che in un top club questa cifra potrebbe addirittura raddoppiare.

Dipende sempre dalle condizioni in cui ci troviamo.

Come si diventa collaboratore?

Per entrare a far parte dello staff tecnico non esiste chissà quale background accademico. Ci sono dei corsi specifici, che però non sono così tanto accurati da prevedere una formazione ad hoc per il collaboratore.

La via più facile da percorrere è quella di avere già esperienza pregressa, in modo tale che l’allenatore in questione possa poi portare con sé il suo team altrove. Come accade spesso per numerosi coach, i quali si trasferiscono nelle squadre insieme a tutto il loro staff.

Quando c’è sintonia e soprattutto c’è l’abitudine di lavorare insieme, le sinergie che nascono sono indissolubili. In alternativa ci deve essere sicuramente la formazione, cosa che in ogni caso non viene a mancare anche in ambito di “conoscenza” del mister.

Nel suo sito ufficiale la Figc propone un corso per allenatore UEFA PRO. La sede accademica si trova a Coverciano, luogo in cui solitamente avvengono tutti gli stage della Nazionale. Quella è la strada più percorsa da chi vuole intraprendere questa carriera.

Il patentino ottenuto in questo modo rappresenta il massimo livello di conoscenza tecnica in ambito calcistico. Le nozioni che si possono apprendere riguardano psicologia sportiva, tecnica calcistica e ovviamente tanti spunti atletici fondamentali.

Tutto ciò fa capire che non si tratta affatto di un ruolo semplice da svolgere.

Chi sono i collaboratori tecnici della Juve?

Massimiliano Allegri alla Juve ha un suo staff di collaboratori tecnici ben assortito. Tra i vari nomi possiamo annoverare:

  • Collaboratore Tecnico: Paolo Bianco
  • Collaboratore Tecnico: Aldo Dolcetti
  • Collaboratore Tecnico: Simone Padoin
  • Collaboratore Tecnico: Maurizio Trombetta

Spicca sicuramente la presenza di Simone Padoin, che qualche tempo fa vestiva la maglia bianconera proprio sotto la direzione del tecnico toscano. Il mondo del web lo ricorderà volentieri per via del tormentone del Talismano.

Questo team lo supporta quotidianamente nelle decisioni che deve prendere. Cosa non facile ovviamente. Oltre al nome citato è doveroso menzionare anche Paolo Bianco, la figura dal curriculum più esaltante tra i nomi citati.

Si tratta infatti del nuovo tattico di Allegri, e ha avuto l’onore di avere a che fare con un altro grande esponente di questa branca calcistica. Ovvero Roberto De Zerbi. Il suo percorso con l’attuale allenatore del Brighton è iniziato nel 2019 ed è finito nel 2021.

Ma nonostante il “breve” periodo gli deve aver trasmesso davvero tanto. L’importanza di uno staff qualificato è anche questa. Chiaramente bisogna sapersi circondare delle figure giuste. Diversamente i danni saranno irreparabili.