Rimpianto Juventus: il miglior marcatore della Primavera è diventato un campione d’Europa

La Juventus ha sempre puntato molto sul proprio vivaio, ma con un giocatore avrebbe sicuramente dovuto avere maggiore pazienza.

Tutte le grandi società hanno bisogno di poter potenziare non soltanto la prima squadra, ma allo stesso tempo anche il settore giovanile, con la Primavera che è sempre stato un punto di forza della Juventus, peccato che ogni tanto non ci sia stata la volontà di lanciare i migliori ragazzi.

Oggi come oggi sicuramente il miglior marcatore della storia recente della formazione giovanile della Vecchia Signora avrebbe fatto davvero molto comodo Massimiliano Allegri, con il toscano che si mangia le mani per quello che hanno fatto in passato i suoi predecessori.

Massimiliano Allegri
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Le statistiche infatti legate al campionato italiano Primavera partono dalla stagione 2006-07, dunque non possiamo affermare con certezza quali fossero stati i numeri prima di questa data, ma quello che si può dire senza colpo ferire è che il miglior marcatore della storia bianconera nel settore giovanile da allora è stato Ciro Immobile.

L’attaccante in forza alla Lazio è sempre stato il principale rimpianto della Juventus, perché i bianconeri erano riusciti a crearsi in casa il loro grande campioncino, con Ciruzzo che in due anni in Primavera ha saputo segnare un totale di ben 42 reti, numeri davvero sensazionali.

Ciro Immobile
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Dal 2006 a oggi infatti nessuno ha mai saputo pareggiare i conti con l’attaccante napoletano, con il solo Luca Clemenza, attualmente in forza alla Virtus Entella, che si è avvicinato con 40 gol, ma con un numero di partite decisamente inferiore.

Ciro Immobile dominava nella Juventus Primavera: medie gol da capogiro

42 gol in sole due stagioni non si segnano davvero per caso, soprattutto quando queste avvengono nei momenti più importanti di una stagione, con il Viareggio che ha sempre saputo esaltare il giovane Ciro.

Già nel 2008-09 riuscì ad andare in gol in 4 circostanze in quello che viene considerato il più importante torneo a livello giovanile, ma l’apice lo ottenne la stagione seguente.

Il suo secondo torneo di Viareggio infatti il sole 6 partite riuscì a realizzare il numero mostruoso di 10 reti, dunque ben oltre il gol a partita rimanendo a secco solamente in occasione dei quarti di finale contro il Sassuolo.

Dopo la tripletta negli ottavi di finale nel secco 3-1 contro il Cesena, l’apice della sua esperienza in bianconero avvenne nell’ultimo atto contro l’Empoli, dove realizzò contro i toscani una favolosa tripletta, replicando così il successo dell’anno precedente, dove con una sua doppietta stese la Sampdoria.

In quel periodo si pensava fortemente di poterlo lanciare in prima squadra, con Ciro Ferrara che in diverse circostanze lo mise in campo, con l’attaccante che ebbe modo di debuttare sia in campionato che anche in Champions League, in occasione della sfida contro il Bordeaux.

Dalla stagione seguente iniziò però a girare in prestito e alla fine venne definitivamente venduto, diventando grande lontano da Torino e ottenendo anche il titolo di campione d’Europa nel 2021.