La Juventus ha perso con il Napoli e Soulé non ha giocato una grande partita; il giocatore, però, ora non deve essere criticato.
Nel match contro il Napoli, la Juventus ha perso uno a zero con gol di Raspadori nei minuti di recupero del secondo tempo.
I bianconeri non hanno disputato la loro miglior partita stagionale complice, forse, anche le scelte di Allegri che ha optato per un turnover piuttosto consistente.
Due le scelte forti del tecnico bianconero: Rugani e Soulé. Se il primo è riuscito a disputare una buonissima partita nonostante un cliente scomodo come Osimhen, non si può dire lo stesso per il giovane talento.
Il classe 2003, messo sostanzialmente al posto di Di Maria nel 3-5-2, ha faticato a trovare le linee di passaggio e a mettere in difficoltà la difesa avversaria sempre molto attenta a non lasciarlo libero di inventare negli ultimi venticinque metri.
Una prestazione negativa che non deve assolutamente scalfire la stagione positiva disputata da Soulé capace, contro la Sampdoria, di trovare anche il primo gol in Serie A.
Un giocatore giovane, destinato a diventare indispensabile per la Juventus di Allegri e che deve passare anche da serate come quella vissuta contro il Napoli per fare il definitivo salto di qualità.
Ecco perché i sessantasei minuti giocati da Soulé non devono essere criticati; il giocatore ha un talento indiscusso e il futuro è assolutamente dalla sua parte. La partita contro il Napoli fa parte di un percorso di chi ha bisogno di crescere e farsi le ossa.
Nessuna critica, dunque, per la prestazione non proprio brillantissima di Soulé; il giocatore è giovane ed ha tutte le qualità per diventare fondamentale all’interno della rosa bianconera.
Allegri, per il futuro, può contare su diversi giovani di grande talento; oltre a Soulé, infatti, sono diversi gli elementi da cui ripartire per costruire un futuro decisamente roseo.
In questa stagione, infatti, abbiamo potuto ammirare Iling e Barrenechea. Il primo è un attaccante esterno molto veloce e particolarmente abile nell’uno contro uno; per quanto riguarda il secondo, invece, si tratta di un centrocampista in grado di dettare tempi e ritmi di gioco.
A questi non possiamo non aggiungere Fagioli e Miretti; i due sono diventati fondamentali nel centrocampo bianconero per la loro qualità tecnica, il loro dinamismo, l’intelligenza tattica e la possibilità di essere impiegati in diversi ruoli.
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