La Juventus ha esonerato Igor Tudor dopo cinque pareggi e tre sconfitte consecutive, ma c’è chi crede che tale mossa non cambierà nulla. Un noto giornalista ha un parere molto chiaro su ciò che accadrà.
Come pronosticato dai tifosi più pessimisti, la Juventus è in crisi nera, ed in caduta libera in classifica, tanto in Serie A quanto in Champions League. I bianconeri hanno rimediato la terza sconfitta di fila all’Olimpico contro la Lazio, un 1-0 fatale che ha portato la società a prendere una decisione che era ormai nell’aria. Igor Tudor è stato esonerato, quando è ormai trascorso esattamente un mese e mezzo dall’ultima vittoria, maturata per 4-3, il 13 di settembre, nel Derby d’Italia vinto contro l’Inter allo Stadium.

La Juventus è ottava in Serie A ed in Champions League ha ottenuto due miseri punti, ed è giunto il momento di dare una scossa alla stagione. Il favorito per la panchina pare essere Luciano Spalletti, ma anche il nome di Raffaele Palladino è molto caldo, con l’alternativa Roberto Mancini sullo sfondo. In ogni caso, la rosa attuale non è minimamente all’altezza dei primi posti, e chiunque arriverà dovrà mettere in atto un vero e proprio miracolo per qualificarsi di nuovo in Champions League. Contro l’attuale gestione, nel frattempo, sono arrivate delle critiche molto pesanti, ma assolutamente condivisibili.
Juventus, il pesante attacco di Tony Damascelli ai francesi
Parlando in occasione di un intervento a RAI Sport, il noto giornalista Tony Damascelli se l’è presa con la gestione della Juventus, lasciando sottintendere che l’esonero di Igor Tudor non possa di certo essere la soluzione: “Questa è la classica situazione fatina, ti mando davanti e non mi assumo le responsabilità, aspetto che si faccia notte e ti giustizio. Ciò è già accaduto con gli allenatori ed altri dirigenti del passato, non sono affatto sorpreso da tale comportamento“.

Damascelli è stato durissimo con i francesi: “Io pensavo che i francesi ci avessero regalato un momento di grande comicità al Louvre, ma i francesi della Juventus si sono superati, portando via l’anima di questa società. I responsabili sono Comolli, i suoi badanti, Modesto ed altri, soprattutto John Elkann, perché nel 2006 diede il compito ad un francese, dopo Calciopoli, e sappiamo come sono andate a finire le cose. Si sono anche assunti i meriti del nuovo stadio, ma sappiamo che appartenevano ad Antonio Girando e ad Umberto Agnelli“.





