Juventus, goduria assoluta: è successo il 19 gennaio 1997

La Juventus ha sempre avuto precedenti favorevoli con le proprie rivali, ma quello del 19 gennaio 1997 è stato molto gradito.

michele padovano juventus

Il 19 gennaio apparentemente è una data come tante altre da segnare nel calendario, ma come spesso accade il calcio è capace di regalare dei corsi e ricorsi storici incredibili.

Capita infatti che ritornando indietro nel tempo ci si accorga come la Juventus abbia già giocato in passato in questa data contro una rivale dal grande prestigio e soprattutto contro un allenatore che non è mai riuscito a legarsi pienamente con il popolo bianconero.

Zdenek Zeman si è sempre scagliato contro a Juve e contro tutto ciò che poteva rappresentare, soprattutto con diverse insinuazioni estremamente pesanti per quanto riguardava il doping.

Dopo gli anni d’oro nel Foggia il tecnico boemo, parente tra l’altro di Cestmir Vycpalek ex tecnico della Vecchia Signora capace di arrivare in finale di Coppa dei Campioni del 1973, per Zeman è stato tempo di passare alla Lazio cercando di portare a casa titoli e Scudetti tramite il bel gioco, ma dopo l’illusione della prima stagione, dove i biancocelesti chiusero al secondo posto dietro ai bianconeri di Lippi, non ci fu mai più la sensazione di essere di fronte a un progetto vincente.

Nella stagione 1996-97 la Lazio proprio non riusciva a ingranare ed erano tanti a chiedere la testa di Zeman e per molti l’ultima spiaggia sarebbe stata proprio quella del 19 gennaio contro la Juventus.

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Marcello Lippi decise a sorpresa di lasciare in panchina sia Nicola Amoruso che, soprattutto, Christian Vieri per poter iniziare con la coppia Del Piero-Padovano e proprio quest’ultimo fu la più bella rivelazione di giornata.

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Il numero undici bianconero sbloccò il risultato alla mezz’ora del primo tempo, quando si involò sulla sinistra dopo un bel lancio di Jugovic e con davanti a sé Mark Fish, lo superò rientrando sul sinistro e facendo partire un gran sinistro a giro che si infilò imparabilmente all’angolino dove Orsi non poté farci niente.

La Lazio provò in tutti i modi a riprendersi, ma il tridente formato da Rambaudi, Casiraghi e Signori sembrava avere le polveri bagnate e nemmeno l’ingresso di Protti riuscì a migliorare la situazione.

A chiudere i conti nella ripresa ci pensò ancora una volta Michele Padovano che da rapace dell’area di rigore sfruttò una respinta di Negro sulla linea di porta in seguito a una corta respinta su conclusione di Lombardo.

La vittoria per 0-2 fu netta e senza storie, ma la dirigenza biancoceleste volle dare ancora una settimana di tempo a Zeman prima di esonerarlo definitivamente dopo la sconfitta con il Bologna.

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Nessun tifoso bianconero avrà mai versato una lacrima per il fatto che la Juventus di Lippi, prossima allo Scudetto, sia stata in grado di essere parte attiva nell’esonero di uno dei più grandi nemici sportivi dei tempi moderni.