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Come cambia il futuro di Kaio Jorge? L’infortunio apre nuovi scenari

Kaio Jorge è già in questo momento il più grande spreco degli ultimi anni della Juve e il suo infortunio complica ancora di più la situazione.

Spesso e volentieri ci si domanda come mai i giocatori giovani e più importanti d’Europa e del Sudamerica non scelgano l’Italia, ma preferiscano cambiare lidi e andare in altre nazioni nelle quali possono giocare e crescere, potendo sbagliare e imparare, cercando dunque di diventare dei campioni.

La risposta è tutta nella scellerata gestione della Juventus di Kaio Jorge, giocatore di classe e qualità superiore rispetto alla media, non avendo ancora 20 anni e che da sicuro campione è diventato uno scarto da mandare nella squadra B a marcire e a rompersi il crociato.

Kaio Jorge Juventus (LaPresse)

L’Italia è un Paese per vecchi e questo ormai è una realtà consolidata non soltanto nel calcio, dove un 36enne come Edin Dzeko o un 41enne come Zlatan Ibrahimovic sono ancora in grado di essere i simboli di due delle squadre più forti del campionato, ma in generale in tutta la società.

A 30 anni i ragazzi sono ancora quasi dei bambini e a 40 sono ancora giovani che devono farsi le ossa, mentre all’estero è tutto davvero molto diverso con una mentalità che permette di anticipare i tempi riuscendo a carpire quello che sarà il futuro prima degli altri.

Questo problema si riflette perfettamente nel calcio e basta vedere come in tanti campionati un giocatore di 24 anni sia maturo e in piena rampa di lancio, mentre in Italia è ancora visto come un giovane da dover far crescere.

L’esempio più squallido e triste è quello di Kaio Jorge, giocatore simbolo del Santos vicecampione del Sudamerica nel 2020 e che nel gennaio 2021 giocò da titolare la finale di Copa Libertadores con il suo Peixe contro il Palmeiras persa solamente a tempo scaduto.

Kaio Jorge non aveva nemmeno 19 anni eppure si è rivelato determinante per la cavalcata dei paulisti fino alla finale ed è normale che tante squadre europee si siano fiondate su di lui in modo tale da poter anticipare la concorrenza e, sebbene per molti non fosse ancora pronto per il Vecchio Continente, la Juve lo ha acquistato per 6 milioni di Euro, cercando così di tenere basso il prezzo.

Scelta brillante e davvero molto intelligente, peccato che sia inutile acquistare un giocatore per farlo marcire in panchina o nella migliore, o forse peggiore, delle ipotesi essere scaricato in Serie C con la squadra B.

Il danno è diventato completo quando il brasiliano si è infortunato proprio in una gara della terza divisione contro la Pro Patria, partita nella quale si è rotto il crociato anteriore destro del ginocchio, venendo così subito costretto all’operazione chirurgica.

Kaio Jorge, i tempi di recupero e il mea culpa della Juventus

Kaio Jorge non vedrà più il campo per ben otto mesi, diventando così un giocatore praticamente invendibile per l’estate, quando la logica avrebbe voluto un prestito per poterlo far crescere non in C, ma in Serie A.

Si tratta di un vero e proprio crimine contro il buon senso pensare che un giocatore che è andato a un passo da un successo continentale si sia fatto male al ginocchio poco più di un anno dopo giocando in Serie C e questo spiega perfettamente il perché Erling Haaland a suo tempo scelse il Borussia Dortmund.

Mino Raiola infatti non ha mai negato i contatti frequenti con il Salisburgo per portarlo a Torino, il problema è che la Signora il posto del norvegese era la squadra B, almeno per l’inizio, e giustamente andò al Borussia.

Ma come si può pensare che un giocatore capace di segnare otto gol in sei partite nel girone di Champions League con una squadra non tra le migliori come il Salisburgo potesse essere un giocatore da far marcire in Serie C dove non avrebbe davvero imparato nulla.

Si è tanto parlato della nascita della squadre B in Italia, ma purtroppo la Juventus ha dimostrato che non si è ancora pronti per questo tipo di realtà ed è chiaro che se questi limiti sono così chiari ed evidenti nella Signora, non vogliamo pensare cosa potrebbero fare altre squadre.

L’unica cosa che ci sentiamo di poter dire è di fare i maggiori e pronti auguri di guarigione a Kaio Jorge, giocatore che avrebbe meritato più fiducia e più spazio e siamo sicuri che tornerà più forte e carico di prima per poter prendersi sulla spalle l’attacco di Madama.

 

 

di
Francesco Domenighini

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