Allegri è un grande allenatore? La risposta definitiva

Max Allegri sta sicuramente disputando un’ottima stagione, nonostante gli alti e i bassi della sua squadra, ma qualcuno non lo sopporta.

Non vi è dubbio alcuno che uno dei mestieri più difficili e stressanti del mondo sia quello dell’allenatore, in particolar modo in Italia dove si tratta di una nazione fatta praticamente da 65 milioni di commissari tecnici che hanno sempre la risposta pronta per risolvere tutti i mali di ogni squadra, con Max Allegri che è sempre stato bersagliato dalle critiche anche se queste sono state davvero molto spesso ingiuste e ingenerose.

Massimiliano Allegri Juventus (LaPresse)
Massimiliano Allegri Juventus (LaPresse)

Il ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus era stato accolto con grande entusiasmo dal popolo bianconero, perché alla fine nessuno aveva mai veramente dimenticato quel tecnico che era stato in grado di portare a Torino ben cinque campionati oltre che capace di ottenere due finali di Champions League, perse con Barcellona e Real Madrid.

L’amore e la scintilla con Maurizio Sarri e Andrea Pirlo, in versione di allenatore, con la tifoseria bianconera non è mai scattata, per questo motivo la tente della Signora è stata ben contenta di riaccogliere a casa il proprio condottiero di tanti successi, nonostante già allora fossero in moltissimi a non essere d’accordo con certe scelte dell’ex Milan e Cagliari.

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L’estetica del gioco non è mai stata considerata dal toscano una parte essenziale per poter arrivare al successo, per lui infatti la pragmaticità è sempre stata una delle più importanti caratteristiche che gli hanno permesso di adattarsi a qualsiasi squadra avesse a disposizione in modo tale da ottenere il più delle volte i tre punti.

La Juventus aveva provato per poco tempo a snaturare il suo essere di squadra che ha l’obbiettivo sempre e comunque di vincere per cercare di realizzare un altro tipo di calcio, in particolar modo il tutto era stato derivato dalla sconfitta in Champions League contro l’Ajax, ma dopo soli due anni il progetto è stato definitivamente accantonato.

Allegri è tornato alla guida bianconera, ma la squadra non è più la stessa di quando se n’era andato e sono diventati fondamentali una serie di nuovi acquisti nel mercato di gennaio per poter ridare lustro a una rosa totalmente allo sbando, ma nonostante questo le critiche hanno continuato a piovere copiose.

Una delle principali accuse fatte nei confronti del tecnico è stato il non essere stato in grado di saper valorizzare Dejan Kulusevski, con lo svedese che non ha mai veramente spiccato il volo durante le sue prestazioni in bianconero, mentre adesso in Inghilterra sta disputando una serie incredibile di grandi partite risultando decisivo.

Questo cambio di andazzo ha fatto scattare l’ira di molti tifosi che sono stati dell’idea che le scarse prestazioni dell’ex Parma fossero dovute al fatto che non era mai messo nelle condizioni migliori per poter rendere al meglio e la colpa era esclusivamente dell’allenatore.

A rinforzare questa teoria vi è inoltre il calo di rendimento di Dusan Vlahovic che non riesce più ad avere le medie realizzative che aveva con la Fiorentina, con il serbo che è riuscito finalmente a sbloccarsi solamente nel finale della sfida di sabato contro il Cagliari dove ha segnato il gol della vittoria nel finale.

Non c’è dubbio alcuno che il gioco di Allegri non sia sicuramente tra i migliori per poter valorizzare il gioco offensivo, ma un allenatore non può mai basarsi unicamente sul rendimento del singolo giocatore, bensì dell’intera squadra, ecco perché certe analisi non hanno fondamento.

Il rimpianto di Kulusevski: critica ad Allegri o richiamo a Conte?

Per quanto faccia ancora malissimo il passaggio di Antonio Conte sulla panchina dell’Inter, con l’ex Capitano bianconero che è stato autore anche di una vittoria del campionato alla guida dei rivali storici, il tecnico leccese è sicuramente ancora oggi estremamente amato e rimpianto per quello che è sempre riuscito a dare alla causa bianconera.

Prima in campo era un autentico trascinatore che ha permesso a Madama di vincere diversi Scudetti e soprattutto la Champions League del 1996, poi in panchina è stato colui che ha permesso alla squadra di tornare a sognare in grande dopo anni estremamente negativi, con i settimi posti che fioccavano.

Dunque nel momento in cui viene preso Dejan Kulusevski come esempio del diverso rendimento tra la Juventus e la sua nuova squadra si vuole fare anche indirettamente un paragone tra Allegri e Conte dal quale si evince alla fine della fiera che il pugliese sia migliore del toscano.

Fare confronti è sicuramente molto difficile, anche se senza dubbio si può affermare che i due sono tecnici estremamente diversi tra di loro e dunque quei tifosi che preferiscono un calcio molto fisico, spesso all’arrembaggio che sappia fare della grinta e della corsa il proprio punto di forza, ameranno sempre di più Conte.

Chi invece preferisce un calcio più attento, ragionato e che sia in grado di dosare le energie nel corso della partita per riuscire ad arrivare ancora lucidi alla fine della gara, allora ecco che sicuramente sarà più propenso a preferire il calcio di Allegri.

Vlahovic Kulusevski Allegri (Twitter)
Vlahovic Kulusevski Allegri (Twitter)

Per quanto riguarda Vlahovic il problema è invece più legato al salto di qualità nella carriera del serbo, perché la differenza tra Juventus e Fiorentina è evidente a tutti, per questo motivo i palloni pesano molto di più quando bisogna diventare dei cecchini davanti alla porta in un Derby d’Italia, ma il ragazzo si farà sicuramente e già adesso sta dimostrando tutto il suo valore.