Pioli nei guai, l’accusa è gravissima: “Devi vergognarti”

Stefano Pioli è stato il grande condottiero del Milan verso lo Scudetto, ma alcuni tifosi non hanno gradito il diverso trattamento avuto.

Ci sono alcuni allenatori che fanno fatica ad emergere a tutti gli effetti, non potendo in alcun modo riuscire a vincere grandi i trofei, venendo così considerati troppo spesso senza una vera e propria motivazione come dei perdenti e non in grado di poter realizzare grandi traguardi, ma Stefano Pioli è riuscito nell’ultimo anno a farla ricredere anche i suoi più importanti dei trattori, ma lo scudetto vinto dal tecnico Emiliano non è il primo della carriera.

Stefano Pioli Milan (LaPresse)
Stefano Pioli Milan (LaPresse)

In molti casi ci vuole tanto tempo per poter riuscire a dimostrare il proprio reale talento il proprio valore, con Stefano Pioli che ho dovuto fare moltissima gavetta per poter arrivare ad allenare Il Milan e in soli tre anni di riuscire a vincere uno scudetto che ancora oggi sembra del poco incredibile.

La gioia è stata davvero immensa incredibile, tanto è vero che il tecnico l’ha scelto addirittura di tatuarsi lo Scudetto sul braccio con il numero 19, dimostrazione del fatto di come questo trionfo si è stato sicuramente il più importante della sua carriera da allenatore, ma non è la prima volta che Pioli diventa campione d’Italia.

Da giocatore infatti era riuscito addirittura vincere l’ambito trofeo, riuscendo a far parte in maniera abbastanza importante della Juventus 1985-86, che con Giovanni Trapattoni riuscì a mantenere alle proprie spalle una Roma di Eriksson che stava mettendo in grossa difficoltà la Signora.

Pioli però non ha mai parlato più di tanto di quel successo, nonostante abbia comunque disputato bene 14 partite sulle 30 totali, essendo così a tutti gli effetti una riserva di primo livello, tanto è vero che con i bianconeri giocò ben 3 campionati, non riuscendo mai a fare il salto di qualità ma venendo apprezzato per la realizzazione del proprio lavoro.

Pioli e i grandi successi con la maglia della Juventus

Indubbiamente la carriera di Stefano Pioli da allenatore verrà ricordata molto di più rispetto a quella da calciatore, nonostante il tecnico emiliano abbia potuto vestire le maglie anche di squadre blasonate come Juventus e Fiorentina.

Con i bianconeri avrebbe dovuto realizzare il grande salto di qualità, venendo acquistato nell’estate del 1984 e giocando a Torino per ben tre stagioni, senza però mai riuscire a prendersi un posto da titolare, ma vincendo davvero tutto quello che poteva essere possibile.

Per infatti anche lui all’interno della rosa che nel 1984-85 ottenne la prima storica Coppa dei campioni della società, con il successo che però fu rovinato dai tragici avvenimenti che accadono all’interno dello stadio Heysel di Bruxelles, ma questo gli ha comunque permesso di poter essere a tutti gli effetti Campione d’Europa.

Ancora più importante però fu ciò che avvenne pochi mesi dopo, tanto è vero che riuscì a scendere in campo in occasione della finale di Coppa Intercontinentale contro l’Argentinos Juniors, entrando a metà del secondo tempo addirittura al posto di un mostro sacro della storia bianconera come Gaetano Scirea.

Stefano Pioli Milan (Instagram)
Stefano Pioli Milan (Instagram)

Per questo motivo con la Juventus non può avere sicuramente un ottimo rapporto, anche perché, se escludiamo i successi nei campionati minori, sono gli unici trofei della sua carriera come calciatore e senza ombra di dubbio sono i più importanti che si potessero ottenere, anche se il ruolo in questo del Milan è sicuramente più importante e di maggior spessore.