L’assurdo caso Fagioli: caccia via un campione senza successo

Nicolò Fagioli è rimasto a Torino per la volontà della Juve e della sua dirigenza, ma è chiaro a tutti come i problemi non manchino.

La scelta della dirigenza della Juventus di mantenere Nicolò Fagioli all’interno della propria rosa ha sicuramente messo in grosse difficoltà Massimiliano Allegri, un tecnico che aveva già dimostrato nelle prime giornate di non credere assolutamente nell’ex Cremonese.

Nicolò Fagioli
LaPresse

Non sarà assolutamente semplice per la Juventus riuscire a rialzare la testa dopo queste prime partite davvero molto negative, con una serie di problemi che sembrano davvero essere irrisolvibili.

Non c’è assolutamente collaborazione tra società e allenatore, in particolar modo lo si è visto nel momento in cui nell’ultimo giorno di mercato è stato ceduto al Chelsea Denis Zakaria per mantenere il posto a Nicolò Fagioli.

Il ragazzo è sicuramente uno dei migliori talenti che sono usciti dal vivaio bianconero delle ultime stagioni, con la sua stagione in Serie B con la Cremonese nello scorso campionato che è stato estremamente positivo, ma Allegri ha dimostrato di non essere intenzionato a schierarlo titolare.

Anche contro il Monza infatti la situazione si è fatta davvero drammatica, con i bianconeri che non hanno mai avuto la benché minima idea di quello che potevano fare durante la partita, con Fagioli che avrebbe sicuramente dato maggiore frizzantezza alla manovra.

Il suo ingresso invece è arrivato solamente a due minuti dalla fine al posto dell’altro giovane Fabio Miretti, ma dunque risulta davvero molto complicato capire come mai ci sia questo conflitto di interessi tra la società e l’allenatore.

Fagioli è un giocatore che assolutamente merita di giocare perché ha un grandissimo talento a disposizione, con la società che per la prima volta ha deciso di poter puntare sulla gioventù piuttosto che sull’esperienza ma poi bisogna anche fargli giocare.

Nicolò infatti rappresenta assolutamente uno dei massimi esempi di come non ci sia assolutamente collaborazione tra la dirigenza e l’allenatore che avrà sicuramente le sue colpe, ma è stato completamente lasciato da solo.

Fagioli rappresenta lo strappo società allenatore

Purtroppo la situazione legata a Nicolò Fagioli che è l’esempio più lampante di come non ci potrà essere nel breve periodo un miglioramento di risultati della Juventus.

Non si si parla assolutamente in maniera negativa di un ragazzo che ha delle grandissime talento, anzi la scelta societaria di poter puntare su un suo talento cresciuto nella Primavera è stata sicuramente apprezzabile, ma bisognava chiedere il parere dell’allenatore.

Già nelle prime giornate di agosto Fagioli non aveva mai visto il campo nemmeno per pochi scampoli di partita come sta accadendo adesso, mentre Zakaria era un giocatore assolutamente di primo livello.

Dunque non aveva assolutamente senso cercare di forzare la mano con Allegri e mantenere a tutti i costi in rosa un giocatore come Fagioli lasciando invece partire Zakaria.

Ricordiamo inoltre come anche lo svizzero sia stato ceduto solamente in prestito in direzione Chelsea dunque questo tipo di alternativa sarebbe stato utilizzabile tranquillamente anche con l’ex Cremonese.

In questo modo non si sta facendo né il bene della Juventus né quello del ragazzo, con tanti tifosi che continuano sempre di più a richiederne l’utilizzo, creando una situazione davvero molto spiacevole e probabilmente anche troppo più grande nei confronti di un ragazzo che deve essere lasciato crescere tranquillamente.