Ramsey è un grande rimpianto? I numeri non mentono

Il fatto che Ramsey sia un grande rimpianto è un parere condiviso da molte persone. In maniera anche abbastanza inspiegabile, si può dire.

Ramsey alla Juve è stata una sorta di croce e delizia. Ha infatti alternato momenti di ottima forma a periodi di totale sfiducia. Questo, dovuto in parte anche ad una situazione non dipendente da lui.

Ramsey
La Presse

La sua cronaca degli infortuni parla in maniera fin troppo chiara. Solamente durante la carriera dei Gunners è stato spesso e volentieri ai box. Uno dei suoi infortuni storici è arrivato a durare addirittura 248 giorni, per via di una frattura di tibia e perone.

Una situazione che lo affligge da quando era giovane. Al momento del suo acquisto i tifosi vedevano in lui un acceso barlume di speranza. L’elemento differenziante che avrebbe potuto fare reparto da solo a centrocampo.

Sfortunatamente così non è stato. La sua avventura in bianconero è facilmente dimenticabile. Numeri alla mano, infatti, il downgrade è stato netto. Il giro di prestiti che ha affrontato in seguito non è stato affatto casuale.

Nemmeno il suo rendimento sul terreno di gioco ha mai portato a gridare al miracolo. La sua “heatmap” è sempre stata particolarmente settoriale. Dunque con molta poca propensione al gioco offensivo. Citando il sito di Juventus Analysis:

Ramsey heatmap
Juventus Analysis

Non un granché come si può notare. Già in passato si era parlato del suo calo di rendimento appena approdato a Torino. Ma come anticipato sopra, per tutto questo c’è un motivo.

Motivi che ovviamente non lo riguardano in prima persona. Ma vanno comunque menzionati. Quello che poteva rappresentare una salvezza per i bianconeri, si è rivelato in realtà una vera grana di cui liberarsi.

Benché possano sembrare parole dure, questo è in realtà il pensiero di numerosi tifosi bianconeri.

Ramsey è stato un flop? Non per colpa sua

Gli infortuni che hanno condizionato Aaron Ramsey sono stati tutti quanti molto pesanti. Basti pensare come alcuni stop lo abbiano tenuto ai box addirittura per dei mesi. Il che non giova affatto alla carriera di un giocatore.

Dunque, dietro ad un fallimento non esistono solamente demeriti tecnici. Ma anche cause esterne impattanti in maniera negativa. Come nel suo caso, così come per tanti altri ancora.

Con meno infortuni e meno predisposizione, sarebbe potuto divenire un giocatore ancora più prezioso. Sfortunatamente così non è stato, e ad oggi la sua carriera in fase stagnante lo dimostra alla perfezione.