Fare il calciatore conviene? Pro e contro di questa professione

Tutti da bambini hanno un sogno preciso: fare il calciatore. Cerchiamo di capire, attraverso pro e contro, se conviene fare questo mestiere.

Vi siete mai chiesti se convenga realmente fare il calciatore? Parliamo di un mestiere che, almeno da piccoli, tutti sogniamo di fare.

Quando si va al parco con gli amici e ci si mette a giocare a calcio il desiderio, un giorno, è di poter fare le stesse cose (magari con gli stessi amici) in uno stadio pieno di gente che grida il tuo nome.

Pallone calciatore
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Tutti abbiamo avuto il desiderio di segnare un gol decisivo in una finale di Champions o in un mondiale e, forse, è proprio questo il bello del calcio. Il potere di questo sport è il riuscire a far sognare intere generazioni di giocare nei più importanti stadi d’Europa e del mondo.

Non è tutto oro quello che luccica e allora anche il mestiere del calciatore ha, come tutte le cose, aspetti positivi e aspetti negativi. Cerchiamo di capire, proprio attraverso i pro e i contro, se conviene realmente intraprendere questo percorso lavorativo.

Fare il calciatore conviene? I pro

Inutile girarci intorno; l’aspetto economico è sicuramente uno dei punti a favore del mestiere del calciatore.

Le cifre che girano intorno a questo sport sono incredibili e permettono al giocatore di avere una sicurezza e una tranquillità economica che fa sicuramente comodo.

L’altro aspetto positivo da considerare è il fatto che un calciatore gira per l’Europa, pratica il suo mestiere in diversi stadi e alcuni giocatori hanno la fortuna di entrare in veri e propri templi del calcio.

Non possiamo poi non considerare il discorso nazionale; per un calciatore il sogno più grande è quello di indossare e giocare con la maglia del proprio paese.

Mondiali e Europei sono manifestazioni che, in certo senso, scandiscono la vita di un calciatore.

Fare il calciatore conviene? I contro

Se da un lato l’aspetto economico è un punto decisamente importante, dall’altro la fama può anche diventare una situazione negativa.

Essere un calciatore comporta l’abbandono completo della privacy; tutti sanno chi sei e diventerà complesso fare una semplice passeggiata senza ricevere richieste di autografi o selfie.

Nel mondo di oggi i social hanno preso sempre più potere; Instagram e Twitter sono mezzi dove si può manifestare il proprio dissenso e taggare anche le persone a cui si vuole mandare un messaggio.

Questo, in certi momenti, può essere negativo; nella vita di un calciatore, ad esempio, basta poco per passare da idolo indiscusso a principale colpevole (il caso Zaniolo ne è l’esempio perfetto) con i tifosi che, andando oltre il semplice disappunto, usano i social per insultare in maniera piuttosto pesante.

L’ultimo aspetto che possiamo inserire nella tabella dei contro sono sicuramente gli anni di lavoro; quello del calciatore, a differenza di tanti altri mestieri, ha una vita molto più breve. Quando si arriva intorno ai trentacinque anni bisogna già pensare al dopo; a questo bisogna aggiungere la variante infortunio che può rendere ancora più corta la carriera di un calciatore.