WWE, campione muore in mare: si è buttato per salvare suo figlio

In WWE ci sono stati tanti grandi campioni, ma uno viene ancora oggi ricordato per essersi immolato per salvare la vita di una persona cara.

I gesti di buon cuore devono sempre essere ricordati e menzionati, con i wrestler che tante volte vengono visti solo come degli omoni estremamente fisicati che saltano da una parte all’altra del ring, ma in questo caso uno di loro si è tolto la gimmick e si è immedesimato in un vero e proprio eroe.

Wrestler annegato
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L’atleta in questione è Shad Gaspard, un nome che di sicuro non è tra i più noti per gli appassionati generalisti delle disciplina e che anche tra coloro che amano il wrestling non rientra di sicuro nei primi nomi che vengono alla mente.

Lo statunitense combatté in WWE nel periodo tra il 2009 e il 2010, quando con JTG formava la coppia dei Cryme Time, un duo che non ebbe molta fortuna e con Shad che alla fine divenne anche un “heel” attaccando il compagno dopo l’ennesima sconfitta.

Dopo quel match però lo spazio per il povero Shad Gaspard fu sempre minore e iniziò a girare le varie Federazioni indipendenti, portando con sé comunque un curriculum molto importante vista la sua apparizione in WWE, federazione che più volte ha vissuto anche grossi drammi.

Nella storia però ci è entrato da un altro lato e con la mente dobbiamo tornare al 17 maggio 2020, giorno in cui l’atleta era tranquillamente nella località di Venice Beach, in California, per passare una giornata con la sua famiglia.

Il problema è che quel giorno le onde si erano fatte molto più alte del previsto e soprattutto il vento stava creando grossi problemi, soprattutto per tutti coloro che rimanevano all’interno dell’oceano.

Chi ne stava facendo le spese era il figlioletto di soli dieci anni, con i due che si ritrovarono al largo e con il piccolo che stava faticando tantissimo a rimanere a galla, con i soccorsi che tardarono ad arrivare.

Shad Gaspard salva suo figlio, ma perde la vita: un eroe della WWE

I bagnini arrivarono a fatica e Shad a quel punto sapeva benissimo che i soccorsi avrebbero potuto aiutare solo uno dei due, per questo disse al suo piccolo di andare con loro per potersi salvare.

La prima operazione dunque andò a buon fine, ma quando i soccorsi tornarono per recuperare anche Shad non vi era ormai più nulla da fare, con il wrestler che aveva fatto perdere completamente le proprie tracce.

Per qualche giorno le ricerche furono inutili, fino a quando il 20 maggio 2020 il suo corpo si posò sulla riva del mare.

Ancora oggi la famiglia ha deciso di portare avanti una serie di azioni giudiziarie contro lo Stato della California, ma in quel tragico 17 maggio 2020 Shad Gaspard sacrificò la propria vita per salvare quella del figlio.