Pogba era un fallimento annunciato: i ritorni non portano bene alla Juventus

La seconda esperienza di Pogba è un vero disastro e non è la prima volta che un ritorno non porta di certo bene alla Vecchia Signora.

L’entusiasmo attorno all’arrivo di Pogba alla Juventus è durato davvero molto poco, con i bianconeri che non hanno avuto modo di sfruttare il proprio campione francese. Pochissimi minuti in stagione e una serie incredibile di infortuni che non giustificano uno stipendio assurdo.

Questo però doveva anche essere messo in considerazione, soprattutto perché già in passato la Signora aveva riportato delle vecchie glorie a Torino, ma anche in quel caso i risultati sono stati disastrosi.

Paul Pogba
LaPresse

Sicuramente la speranza è che questo articolo possa invecchiare male e dai prossimi mesi le prestazioni di Pogba lo rimetteranno al centro del progetto di Madama, ma vediamo come sono andati i vecchi cavalli di ritorno.

Pogba non è stato l’unico ritorno: da Cannavaro a Morata

Va detto come la Juventus difficilmente abbia voluto spingere sull’effetto nostalgia, e forse è anche questo uno dei segreti per il quale la Vecchia Signora ha avuto modo di vincere tanto, infatti ogni volta che ha richiamato i giocatori è sempre andata male.

Nicola Amoruso

Uno dei primi casi è stato quello di Nicola Amoruso, con il cannoniere di provincia che arrivò alla Juventus per la prima volta nel 1996, per formare con Vieri e Del Piero l’attacco della giovane Italia.

Nicola Amoruso
Ansa Foto

Alla fine il suo rendimento fu ben inferiore rispetto a quello degli altri due, ma in tre stagioni si rivelò una preziosa riserva molto amata, prima di passare nel Perugia e nel Napoli. Con il ritorno di Lippi tornò anche lui a Torino nel 2001, ma giocò solo 9 partite senza andare mai in gol.

Fabio Cannavaro

Sicuramente il nome di maggior prestigio della lista, con il Pallone d’oro del 2006 che nel biennio tra il 2004 e il 2006 è stato uno dei migliori al mondo. Con la Juventus infatti giocò solo quelle due annate, ma tanto bastò per diventare una bandiera e tornare a Torino nel 2009 dopo l’esperienza a Madrid.

Fabio Cannavaro
Ansa Foto

Il napoletano era ormai però al termine della carriera e infatti la sua stagione 2009-10 fu un totale fallimento, con il settimo posto finale che fu la triste ciliegina sulla torta.

Alvaro Morata

Il primo biennio di Alvaro Morata non portò con sé tantissimi gol, ma quando andava in rete erano davvero molto pesanti. I gol nella Champions 2014-15 furono determinanti per l’approdo in finale e per questo tutti quanti gioirono per il suo ritorno nel 2020.

Alvaro Morata
Ansa Foto

Nei due anni seguenti furono molte le critiche nei suoi confronti, con la tifoseria che lo ha più volte indicato come un punto di debolezza.

Martin Caceres

A un certo punto sembrava essere diventato il jolly per ogni stagione, con Caceres che ha avuto addirittura tre vite a Torino. Nel 2009-10 arrivò in prestito dal Barcellona ed ebbe un po’ di infortuni, ma fu uno dei pochi a salvarsi.

Martin Caceres
Ansa Foto

Dal 2012 al 2016 tornò per essere una riserva di assoluto affidamento, mentre fu del tutto anonima e impalpabile la sua presenza nei sei mesi del 2019 quando tornò alla Juventus.

Alessandro Matri

Chiudiamo con il “Mitra” Alessandro Matri, giocatore alterno ma prezioso nei primi due Scudetti targati Antonio Conte, tanto da diventare il capocannoniere nel 2012 della squadra.

Alessandro Matri
Ansa Foto

Dopo una serie di cambi di maglia tornò per sei mesi nel 2015, dove segnò il gol vittoria in Coppa Italia contro la Lazio, ma per il resto si vide poco o nulla.