Retegui e non solo: gli oriundi più assurdi che hanno giocato con l’Italia

Mateo Retegui è il nome nuovo per l’Italia di Roberto Mancini e l’attaccante si aggiunge alla lista di una serie di oriundi inattesi.

Di sicuro nessuno avrebbe mai pensato che Roberto Mancini sarebbe stato prossimo a italianizzare Mateo Retegui, un ragazzo che sta facendo benissimo in Argentina con il Tigre, ma il suo sangue italiano ormai si perde nella notte dei tempi.

Mateo Retegui
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Probabilmente pensate che questo sia il nome più assurdo della storia dell’Italia, ma in realtà non c’è stato solamente lui come chiamata bizzarra da giocatori che hanno avuto modo di giocare con gli Azzurri, entrando in una lista anche di grandi campioni.

Da Amauri a Ledesma: quanti “pacchi” per l’Italia

Sono stati diversi gli oriundi che hanno vinto il Mondiale con l’Italia, con il 1934 che permise a Mumo Orsi e Luis Monti di festeggiare con la Nazionale di Pozzo e con Mauro German Camoranesi che fece altrettanto nel 2006, ma ogni tanto qualcosa è andato storto.

Amauri

Nei suoi anni a Palermo erano tantissimi coloro che caldeggiavano la naturalizzazione di Amauri, calciatore che fece parlare di sé anche per uno scandalo, ma nel periodo con Marcello Lippi, il tecnico toscano non sembrava essere intenzionato ad aggiungere degli oriundi.

Il cannoniere dunque venne chiamato solamente con Cesare Prandelli nel 2010, peccato però che ormai era iniziata la sua parabola discendente e la sua amichevole di Londra contro la Costa d’Avorio rimase la sua unica apparizione.

Cristian Ledesma

Probabilmente questa convocazione l’avevate completamente rimossa, dato che venne poco sponsorizzata, ma il centrocampista Cristian Ledesma ha avuto modo di essere naturalizzato italiano e giocare una partita con gli Azzurri.

Cristian Ledesma
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Siamo sempre nel periodo con Prandelli alla guida tecnica e con l’Italia giocò solo il primo tempo di una mesta amichevole di metà novembre in quel di Klagenfurt, in Austria, contro la Romania.

Gabriel Paletta

Prandelli aveva una passione sfrenata per gli oriundi, tanto è vero che durante il suo trascorso come Commissario Tecnico trovò spazio anche per il difensore Gabriel Paletta, con l’italoargentino che stava ben figurando con il Parma.

Gabriel Paletta
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Venne addirittura chiamato per il Mondiale in Brasile nel 2014, ma la sua prestazione horror contro l’Inghilterra alla prima partita della competizione, rappresentò per lui la terza e ultima apparizione con i colori Azzurri.

Eder

Di sicuro è quello che in questa lista ha fatto le cose più egregie in Nazionale, giocando anche da titolare l’Europeo del 2016, ma non partirono di sicuro caroselli per il suo passaggio all’Italia.

Eder
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Eder è sempre stato un ottimo attaccante di provincia che ha faticato in occasione del salto di qualità con le grandi squadre, come Inter e Italia, ma in Nazionale ha comunque giocato 26 partite segnando 6 reti, una di queste all’Europeo contro la Svezia.

Ezequiel Schelotto

Pensare oggi a Schelotto come un possibile rinforzo per l’Italia sembra davvero assurdo, ma le sue ottime stagioni con l’Atalanta portarono Prandelli, chi se non lui, a italianizzare anche l’esterno argentino.

Ezequiel Schelotto
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Con l’Italia giocò solamente cinque minuti nell’amichevole dell’agosto 2012 contro l’Inghilterra, diventando così uno degli oriundi più dimenticati di sempre.