Non accadeva dall’anno di Calciopoli: il dato che fa tremare la Juventus

Il ricordo di Calciopoli è rimasta una ferita impressa nel cuore dei tifosi della Juventus e stanno tornando molte coincidenze come nel 2006.

Il 2006 è stato uno degli anni più assurdi e contraddittori della storia del calcio italiano, perché da un lato si è vissuto un giugno e inizio luglio magico grazie alla Nazionale, ma dall’altro lato vi era la vergogna di Calciopoli.

A distanza di anni non si è ancora fatta chiarezza definitiva su quella pagina, con Luciano Moggi che ha provato in tutti i modi a dare la propria versione dei fatti, ma tutta una serie di dati stanno facendo tremare il futuro della Juventus.

Luciano Moggi
LaPresse

Sappiamo benissimo come questo 2023 ricordi il 2006 per lo scandalo che sta coinvolgendo la Juventus, anche se la situazione e le accuse sono ben diverse da allora, ma la sentenza può essere la stessa: Serie B.

I bianconeri conoscono già questa categoria e di sicuro non hanno intenzione di tornarci, anche se molti uccelli del malaugurio, giornalisti che fanno dell’anti juventinità un vanto, parlano anche di Serie C.

Sarà la magistratura a fare il proprio corso, ma oltre al fatto di avere in ballo una sentenza che vedrà coinvolta la Juventus in questo 2023 vi è anche un altro dato collaterale che unisce la storia del calcio italiano attuale con quello di allora.

La Champions League sta finalmente tornando a sorridere al Belpaese e per quanto le favorite d’obbligo rimangano Manchester City, Bayern Monaco e Real Madrid, è bello vedere tre italiane tra le prime otto d’Europa.

L’evento è diventato assai raro per il nostro football sempre più in crisi, ma ora lo spiraglio di luce di Inter, Milan e Napoli ai quarti di finale ridà speranza per un evento che non accadeva dal 2006.

Inter, Milan e Napoli come nel 2006: sarà la stessa fine anche post Calciopoli?

Nel 2005-06 era stata l’ultima stagione che aveva visto tre italiane nelle prime otto, con la Juventus che era però presente al posto del Napoli. Non fu una stagione particolarmente felice, con i quarti che diedero molti problemi alle nostre squadre.

La Vecchia Signora di Fabio Capello dovette vedersela con l’Arsenal e perse per 2-0 la gara di andata a Londra con i gol di Fabregas e dell’ex Henry, mentre a Torino non si sbloccò mai lo 0-0.

Ancora peggio andò all’Inter che si sentiva già in semifinale dopo aver pescato il Villarreal, ma il 2-1 a Milano firmato da Adriano e Martins, dopo il vantaggio spagnolo di Forlan, venne reso vano al Madrigal. Il colpo di testa di Arruabarrena batté Toldo per l’1-0 che portò gli iberici in semifinale.

Passò solo il Milan, ma con una sofferenza immane, dato che dopo lo 0-0 alla Gerland con il Lione, nel ritorno di San Siro la partita rimase sull’1-1 fino al novantesimo. Nel recupero ci pensarono le zampate di Inzaghi e di Shevchenko a salvare il Diavolo che venne comunque eliminato in semifinale dal Barcellona.