Che cosa è il “gol di Turone”? Storia di un equivoco lungo 40 anni

Il gol di Turone è una delle storie trite e ritrite del calcio italiano che dovrebbero testimoniare i furti della Juve, ma è davvero così?

Adesso ci si mette anche la televisione di Stato e la Rai a dover riesumare con un documentario speciale la storia del “Gol di Turone” e quel pazzesco Juventus-Roma del 1981.

Si tratta di un evento che ha sicuramente segnato il calcio italiano, perché a oltre 40 anni si continua ancora oggi a evocare lo scandalo e la vergogna di quella partita. Ma siamo sicuri che sia vera la storia?

Gol Turone Juventus Roma 1981
Gol Turone Juventus Roma 1981 (Fonte: Ansa Foto)

Siamo nella stagione 1980-81, con la Roma che è diventata la principale rivale della Juventus nella lotta al titolo. Alla 28esima giornata mancano tre partite alla fine e la sfida del Comunale tra bianconeri e giallorossi è determinante per lo Scudetto.

La squadra di Trapattoni ha una lunghezza di vantaggio rispetto a quella di Liedholm che non può di certo accontentarsi del pari a Torino. La partita è giocata in un campo fangoso e bagnato dalla pioggia e non è di certo un grande spettacolo.

Lo 0-0 sembra essere dunque il risultato più logico, ma nel finale una sponda di Roberto Pruzzo libera perfettamente Maurizio Turone che si inserisce dalle retrovie e di testa batte Zoff.

Gol dello 0-1 che l’arbitro Bergamo convalida, prima di girarsi verso il suo assistente Sancini che alza la bandierina per un fuorigioco davvero millimetrico. Guardando le immagine dell’epoca non si riesce a stabilire se fosse regolare o meno la posizione.

Poche telecamere rispetto a oggi, dunque il mistero rimane, eppure negli anni il tifo giallorosso ha deciso di dare vita a una campagna assurda attorno a questo gol “palesemente” regolare.

Gol di Turone regolare? All’epoca poche polemiche

Sebbene ci sia sempre stata una certa critica nei confronti della Juventus per il gol di quella partita contro la Roma, in realtà all’epoca non ci fu tutto questo trambusto tra i Presidenti. Il numero uno giallorosso, racconta l’arbitro Bergamo, si congratulò con lui per l’arbitraggio di quella partita.

A fine anno inoltre raccontò di come avesse perso lo Scudetto solo per una questione di centimetri, dunque confermando lui stesso che fosse fuorigioco di poco, pur essendoci la regola della “luce“. Bergamo nel corso degli anni ha comunque più volte affermato di non essere sicuro della posizione irregolare, ma ha voluto fidarsi del suo guardalinee.

Il problema è che Bergamo divenne poi il designatore degli arbitri e fu proprio lui uno di quelli maggiormente coinvolti nello scandalo di Calciopoli. Per questo motivo da quel momento in poi crebbe ancora di più la convinzione che fosse tutto un complotto.

Il tempo saprà essere galantuomo? In questo caso assolutamente no, dato che ormai è diventato quasi legge dove raccontare del gol di Turone come una rete assolutamente da convalidare senza se e senza ma.

Ricordiamo come mancassero ancora due partite alla fine, con la Juventus che vinse contro Napoli e Fiorentina, mentre la Roma impattò ad Avellino perdendo un altro punto.