La Juventus doveva prendere Conte? C’è una spiegazione sul suo mancato ritorno, parla l’esperto

La Juventus è nuovamente in crisi nera, e la figura di Igor Tudor è in forte discussione in chiave futura. Alcuni tifosi rimpiangono il mancato ritorno di Antonio Conte, rimasto al Napoli dopo lo Scudetto.

Dopo un ottimo inizio di stagione segnato da tre vittorie in altrettanti uscite, la Juventus si è totalmente bloccata, entrando in una spirale negativa dalla quale appare complesso venir fuori. I ragazzi di Igor Tudor hanno messo insieme solo cinque pareggi consecutivi ed una sconfitta dopo la vittoria per 4-3 contro l’Inter in un Derby d’Italia rocambolesco prima della metà di settembre. Da quasi un mese e mezzo, dunque, i bianconeri non riescono a vincere, ed il 2-0 incassato sul campo del Como è stato la mazzata finale.

La Juventus doveva prendere Conte?
Conte in conferenza stampa (ANSA) – JuveDipendenze.net

La Juventus non riesce più a competere al vertice da diversi anni, ed il mercato è quello di una squadra che non punta assolutamente a primeggiare. Il centrocampo è un completo flop e l’attacco non dà garanzie, ma anche la scelta di confermare Tudor non è stata apprezzata più di tanto e non sta dando i risultati sperati. Il sogno di molti era il ritorno di Antonio Conte, che però non è andato a buon fine e non si è concretizzato per motivi legati alla società. Andiamo a scoprire cosa c’è dietro al suo mancato ritorno.

Juventus, Nerozzi spiega il mancato ritorno di Conte

Nel corso di una diretta su 2Talks, assieme a GlaucoRiccardo Meloni ed Antonio CorsaMassimiliano Nerozzi ha parlato del mancato ritorno di Antonio Conte sulla panchina della Juventus, svelando un qualcosa che non potrà lasciare tranquilli i tifosi dei bianconeri. A parere di Nerozzi, il problema sta nella scarsa ambizione della società bianconera, che non sta lavorando da squadra protagonista, con scelte di mercato quasi da compagine di seconda fascia.

Antonio Conte Nerozzi sul mancato ritorno
Antonio Conte in panchina (ANSA) – JuveDipendenza.net

Secondo la sua lettura, immaginare uno come Conte in questa Juventus è impossibile, ed anche l’arrivo di Damien Comolli nel ruolo di direttore generale ha dato il colpo di grazie alla possibilità di un clamoroso ritorno. Ancora una volta, di mezzo c’è la folle gestione di John Elkann, che così come sta capitando con la Ferrari, non guarda alla vittoria, al successo nei risultati sportivi, ma a logiche di bilancio e dividendi. I successi del passato, con una gestione di questo tipo, resteranno un lontano ricordo, ed anche l’avvento di nomi importanti resterà a lungo un utopia.

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