Juventus-Sampdoria: i cinque ex che ti sei dimenticato: uno è un idolo dei tifosi

Juventus e Sampdoria pronte a darsi battaglia in Coppa Italia questa sera, in una partita dal grande interesse per molti doppi ex.

juventus samp

Vi ricordate questi cinque ex famosissimi? Questa sera Juventus e Sampdoria scenderanno in campo per gli ottavi di finale di Coppa Italia, in gara unica all’Allianz Stadium di Torino.

I bianconeri vengono da un momento tutto sommato positivo, perché se è vero che la sconfitta in Supercoppa Italiana contro l’Inter fa ancora male, la striscia di otto vittorie consecutive in campionato fa sorridere.

I blucerchiati hanno appena esonerato D’Aversa e nell’attesa di riavere in panchina Marco Giampaolo avranno in panchina il secondo Tufano, con tutto che dunque sembra essere in favore della Signora.

In attesa di un nuovo capitolo della sfida tra torinesi e genovesi, andiamo però a vedere assieme cinque giocatori che hanno vestito entrambe le maglie e che, con molta probabilità, non ricordavi in entrambi gli schieramenti.

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Nicola Amoruso

Nicola Amoruso è stato uno degli attaccanti più amati nella provincia italiana tra gli anni ’90 e il primo decennio del 2000 ed è riuscito a giocare con ben tredici squadre diverse.

A farlo esordire in Serie A fu però la Sampdoria nella stagione 1994-95 dove si mostrò fin da subito come uno degli attaccanti più interessanti a livello giovanile, giocando otto partite e segnando ben tre gol, uno dei quali contro l‘Inter.

A Genova non venne però confermato e dopo due ottime esperienze con Fidelis Andria e Padova, venne acquistato dalla Juventus di Marcello Lippi, dove divenne uno dei più affidabili attaccanti di riserva della Serie A, apprezzatissimo dal tecnico viareggino.

In bianconero è ricordato soprattutto per le reti ad Ajax e Milan nella sua prima stagione e con la Vecchia Signora vinse due Scudetti e giocando anche venti minuti della finale di Champions League del 1996-97.

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Mark Iuliano

Mark Iuliano è stato un difensore roccioso, forte nei contrasti e che suo malgrado è entrato nella storia in seguito al fallo da rigore non fischiato su Ronaldo in uno storico Juventus-Inter del 1998.

In bianconero vi arrivò a ventitré anni dopo aver girovagato per la provincia italiana, tra Salerno, Monza e Bologna e fu un’autentica scommessa di Marcello Lippi quando venne acquistato nel 1996, con la Signora campione d’Europa in carica.

Dopo un iniziale periodo di assestamento divenne una delle colonne juventine fino alla stagione 2004-05, anno in cui dovette andarsene a gennaio a causa delle incomprensioni con Fabio Capello.

Dopo un periodo al Maiorca tornò in Italia sempre a gennaio, questa volta del 2006, per giocare con la Sampdoria anche se in blucerchiato disputò solamente quattro partite nei suoi sei mesi a Genova.

Grazie alla sua juventinità viscerale è ancora oggi amatissimo dal popolo bianconero.

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Antonio Mirante

Antonio Mirante è uno dei portieri ancora oggi più affidabili nel panorama calcistico italiano, anche se non è mai riuscito a spiccare definitivamente il volo.

L’estremo difensore di Castellammare di Stabia iniziò proprio nelle giovanili della Juventus, rientrando nel giro della prima squadra nella stagione 2003-04 senza però mai debuttare.

Dopo due positivi prestiti a Siena e Crotone, tornò nella sciagurata annata 2006-07 dove, con la squadra in Serie B, fu considerato un possibile titolare in caso di partenza di Buffon, ma alla fine gli fece da secondo.

In cadetteria giocò sette partite potendo così festeggiare la promozione, ma in Serie A passò alla Sampdoria, dove si giocò il posto per due stagioni con Luca Castellazzi.

A vincere il ballottaggio fu il numero uno lombardo, anche se Mirante si fece comunque apprezzare giocando più di venti partite nei due anni blucerchiati.

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Marco Storari

Marco Storari si è creato una grande carriera come portiere di provincia di altissimo livello e affidabile riserva nelle grandi squadre, ma per arrivare al top ha dovuto sudare.

Tanta gavetta nelle serie minori, qualche delusione importante fino all’arrivo al Messina dove conquistò la Serie A che gli valse il primo e sfortunato passaggio al Milan.

Con i rossoneri iniziò vari prestiti e la sua fortuna fu che nel 2010 venne ceduto alla Sampdoria proprio in vista dello sprint finale in occasione della corsa alla Champions League, rivelandosi uno dei migliori nel suo ruolo disputando a Roma una partita memorabile che valse l’Europa dei grandi ai blucerchiati.

A Genova vi rimase solo sei mesi prima di passare alla Juventus, inizialmente come riserva di Buffon, prima di diventare titolare per gran parte della stagione in seguito all’infortunio del Superman juventino.

Tante ottime prestazioni e cinque anni da riserva di lusso che gli hanno permesso di vincere ben quattro campionati con la Vecchia Signora.

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Reto Ziegler

Reto Ziegler doveva essere la nuova freccia sulla fascia sinistra della Juventus 2011-12 targata da Antonio Conte e invece fu una clamorosa meteora.

Dopo gli inizi travagliati tra la sua Svizzera, la Germania e l’Inghilterra, approdò in Italia grazie alla Sampdoria nella stagione 2007-08 e in blucerchiato si fece apprezzare per la qualità del suo sinistro, anche durante i calci di punizione, e per le sue sgroppate sulle fasce laterali.

A Genova si mostrò dunque come uno dei migliori nel suo ruolo in Serie A e questo convinse la Juventus a sfruttare la retrocessione dei genovesi nel 2011 per acquistarlo, ma a Torino non si vide mai.

Il rapporto con Conte fu disastrosa fin dall’estate e già il 3 settembre del 2011 venne ceduto ai turchi del Fenerbahce, una delle bocciature più veloci e incredibili della storia bianconera.