Il mestiere dell’arbitro è uno dei più difficili del mondo; in passato è capitato che un direttore di gara subisse delle violenze fisiche.
Una decisione considerata sbagliata ha scatenato un vero e proprio finimondo; ecco cosa è successo ad un direttore di gara dopo un semplice fischio. 
All’interno di una partita di calcio possono sbagliare tutti: può sbagliare l’allenatore, nel mettere in campo una formazione non corretta, possono sbagliare i giocatori nell’area di rigore avversaria o con un intervento sbagliato e, ovviamente, può sbagliare l’arbitro.
Il problema è che, quando si tratta di direttori di gara, non si accettano errori. Siamo ormai abituati ad assistere a proteste, oltre il consentito, nei confronti di chi ha il difficile compito di portare avanti novanta minuti. L’episodio più eclatante, contro un arbitro, è accaduto sei anni fa e a far scatenare le proteste è stato un calcio di rigore fischiato.
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Gli avversari, dopo la realizzazione del penalty, hanno circondato il direttore di gara, chiedendo spiegazioni in maniera troppo accesa. Il problema è stato che, oltre alle parole, i giocatori hanno aggredito fisicamente l’ufficiale di gara con schiaffi e pugni.
Scena da ricordare per evitare che si ripeta perché, in un campo di calcio, bisognerebbe solamente assistere allo spettacolo fornito dai ventidue protagonisti. Quanto successo, però, ci deve anche far riflettere; l’agonismo non deve mai sfociare in violenza contro chi sta svolgendo il proprio lavoro.
Arbitro, Serra e i rischi corsi dopo Milan Spezia
Uno degli errori più clamorosi successi in questa Serie A, a livello arbitrale, è sicuramente quello commesso da Serra in Milan Spezia; nel finale di gara, il direttore di gara non ha dato il vantaggio sul tiro di Messias, concluso poi in rete.
Sbaglio pesante, che è costata la vittoria ai rossoneri. Immediatamente dopo il fischio, i giocatori di Pioli hanno circondato Serra con Rebic a mettere le mani sul volto dell’ufficiale di gara come a pregarlo di cambiare decisione (nonostante fosse impossibile farlo).
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Il volto dell’arbitro, subito resosi conto del clamoroso sbaglio, ha spento le proteste dei giocatori del Milan. La fortuna di Serra, senza alcun dubbio, è stata anche il non avere San Siro pieno per evitare di essere sommerso dai fischi di uno stadio che, con il tutto esaurito. fa molto più effetto dei cinquemila presenti per le norme decise per contrastare il Covid.
Cosa sarebbe successo se al posto dell’arbitro picchiato ci fosse stato Serra? Non osiamo immaginarlo; l’unico rischio di Serra è quello di vivere il resto di una stagione con il peso di un errore che poteva cambiare la storia della Serie A.