#Allegriout, la Juventus sceglie un nuovo allenatore? I nomi in corsa sono due

La Juventus non è per nulla contenta dell’andamento di Allegri in questo suo ritorno a Torino e i primi nomi iniziano a circolare in rete.

Il legame tra Max Allegri e la Juventus è decisamente molto forte e la quantità di successi che sono arrivati in questi anni aveva portato con sé grande entusiasmo nei confronti del ritorno del tecnico ex Milan, ma i risultati continuano a faticare ad arrivare e in molti iniziano a credere che il ritorno non sia stata una buona idea.

Massimiliano Allegri Juventus (GettyImages)
Massimiliano Allegri Juventus (GettyImages)

Max Allegri è uno degli allenatori che negli ultimi anni è stato in grado più di tutti di portare a casa titoli e trofei e purtroppo, quando un allenatore molto vincente torna in una piazza che già l’aveva reso grande, è molto facile che possano esserci degli imprevisti.

Il toscano infatti aveva sempre portato lo Scudetto nei suoi precedenti anni con la Signora e dunque erano in tanti a credere che la sua sola presenza potesse essere decisiva per riportare ancora una volta il Tricolore sotto la Mole, ma le cose stanno andando male.

Ad Allegri è sempre stata fatta la critica di essere un tecnico troppo attaccato al risultato e che non ha mai pensato realmente a come si possa arrivare a una vittoria e per questo ha dovuto combattere feroci critiche anche quando i successi erano dalla sua parte.

Quest’anno però il gioco ha continuato a essere molto deludente, con la Juventus che non ha mai brillato per efficienza e continuità di rendimento e a questo punto sono davvero in tanti ad aver cambiato idea sul suo conto e a non ritenerlo più adatto per i bianconeri.

Su Twitter ha iniziato a imperversare l’hashtag AllegriOut, con vari tifosi che ritengono che la Juventus stia giocando un calcio davvero improponibile e che non sia colpa solo dei giocatori se la squadra non sta riuscendo a dimostrare tutto il proprio valore.

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La dirigenza però sta pensando che forse non sarebbe da escludere l’ennesimo ribaltone e i nomi che circolano sono clamorosi, uno che vede protagonista Zinedine Zidane, nome che prima o poi siederà sulla panchina bianconera e l’altro ha del clamoroso, con Roberto Mancini che verrebbe contatto in caso di esonero dalla Nazionale per la mancata qualificazione al Mondiale.

Non facciamo l’errore di credere che sia solo colpa di Allegri, con Zidane o Mancini non si risolverebbe nulla

Bisogna però cercare di fare chiarezza e non lasciarsi prendere da comodi e facili isterismi, perché a questo punto della stagione si può già iniziare a tracciare un primo resoconto sulla stagione, prima di capire come saranno i risultati finali.

Gli arrivi di Zidane o Mancini potrebbe inizialmente portare grande entusiasmo in quel di Torino, ma avrebbe lo stesso effetto del ritorno di Allegri, solo fumo negli occhi prima di ritrovarsi ancora in una situazione dura e complicata.

La Signora infatti è una squadra che quattro anni consecutivi continua a cambiare guida tecnica, passando da Allegri a Sarri, poi Pirlo per tornare ancora ad Allegri e nelle ultime stagioni il gioco e il valore della squadra è sempre calato.

Bisogna essere chiari e limpidi nel dire che non si può pensare di essere competitivi a livello nazionale e internazionale con Rabiot titolare praticamente in ogni partita, non si può credere di vincere con Locatelli regista e McKennie non può essere considerato più di una riserva.

Se lo statunitense viene considerato, giustamente, uno dei migliori elementi della mediana bianconera è un enorme problema, perché l’ex Schalke 04 è un ottimo mestierante del ruolo, può essere una valida alternativa, ma non oltre.

In questi ultimi anni la Juventus ha totalmente fallito ogni possibile operazione di mercato per poter migliorare la squadra, ragionando su pochi affari di primo livello molto positivi, vedi De Ligt, Chiesa o Vlahovic e per il resto ha deciso di accontentarsi.

Il ricambio non c’è stato come nel 2015, quando ci fu il passaggio dal primo al secondo ciclo d’oro di Madama che è stato continuativo e ha portato a nove Scudetti consecutivi.

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Ora la Juventus deve concentrarsi e capire che l’unica soluzione per poter uscire da queste sabbie mobili nelle quali è entrata da tempo è solamente quella di dare continuità al progetto.

Cambiare ogni anno allenatore non è una soluzione, serve tempo, pazienza e soprattutto progettualità e a questo punto la piazza dovrebbe imparare a capire che nemmeno Roma è stata costruita in un giorno e la Juventus non è più quella squadra che ha dominato l’Italia nel decennio scorso.