Allegri senza di lui è disperato: altro che Vlahovic, se manca lui perde sempre

Nell’ultima partita di campionato, la Juventus ha vinto due a uno con il Venezia e Allegri ha capito di non poter fare a meno di un giocatore.

Contro il Venezia, la Juventus ha faticato più del previsto ma, a differenza della partita di andata, è riuscita a conquistare i tre punti. Un successo firmato Bonucci, autore di una doppietta (seconda stagionale dopo quella contro la Lazio); la vittoria permette ai ragazzi di Allegri, complice il pareggio della Roma, di qualificarsi matematicamente alla prossima Champions League. Obiettivo sicuramente importante ma comunque lontano dalle premesse iniziali. I tre punti conquistati dalla Juventus hanno fatto capire al tecnico l’importanza di un giocatore; andiamo a vedere di chi si tratta e no, non è Vlahovic.

Allegri e Vlahovic
LaPresse

Una vittoria fondamentale anche se più sofferta di quanto si potesse pensare; la Juventus batte il Venezia e continua la sua rincorsa al terzo posto del Napoli, distante un solo punto. Partita in cui Allegri ha capito a chi non può mai rinunciare e se state pensando a Bonucci commettete uno sbaglio; vero il centrale ha realizzato una doppietta ma non è lui il giocatore in questione.

Dybala entrato dalla panchina? No, non so tratta neanche della Joya nonostante le qualità indiscusse dell’argentino. E allora parliamo di Vlahovic, acquisto importantissimo del mercato invernale bianconero e punto di riferimento assoluto per il prossimo anno. In realtà non si tratta nemmeno del centravanti serbo. Il giocatore di cui Allegri non può mai fare a meno è Cuadrado, assente nel match con il Venezia per un problema muscolare.

Allegri e l’importanza di Cuadrado: così il colombiano cambia la Juventus

Nonostante fosse il Venezia, squadra in netta difficoltà e destinata (a meno di clamorosi stravolgimenti) alla retrocessione, nella Juventus si è sentita enormemente l’assenza di Cuadrado. Il colombiano, contro una squadra chiusa come il Venezia, avrebbe fatto la differenza vista la sua capacità di saltare l’uomo e creare costantemente la superiorità numerica.

Oltre che da un punto di vista qualitativo, Cuadrado risulta determinante anche sotto l’aspetto tattico. L’ex Fiorentina è un terzino a tutti gli effetti e, in quel ruolo, offre una soluzione offensiva in più ad Allegri; con lui in campo, inoltre, il passaggio al 4-3-3 sembra molto più semplice considerando proprio le caratteristiche del classe 1988.

Il suo infortunio potrebbe essere un problema non tanto per la prossima partita (i bianconeri affronteranno il Genoa) quanto per quella successiva, la finale di coppa Italia contro l’Inter. La speranza di Allegri, ovviamente, è di riaverlo a disposizione perché con Cuadrado in campo è tutta un’altra Juventus.