Che fine ha fatto Nicola Legrottaglie? La fede e non solo: eccolo oggi

Nicola Legrottaglie è stato uno dei difensori che avrebbe potuto realizzare una grande carriera, ma alla fine la Fede lo ha salvato.

Sicuramente il mondo legato al calcio sembra essere completamente opposto rispetto a quello della religione, ma Nicola Legrottaglie ha dimostrato che in realtà possono essere molto più simili di quanto si possa pensare.

Nicola Legrottaglie
LaPresse

Poter sfondare nel mondo del calcio è uno dei grandi sogni della maggior parte dei giovani ragazzi, soprattutto perché dà la possibilità di poter diventare a tutti gli effetti parte integrante anche del mondo dello spettacolo.

Sono tantissimi infatti a invidiare la vita dei calciatori, degli sportivi infatti che devono stare anche molto attenti per quanto riguarda la loro vita privata che può essere piena di vizi.

Nicola Legrottaglie è uno che è passato In brevissimo tempo dalle stalle alle stelle, con il suo primo anno al Chievo che era stato davvero molto positivo, il che gli aveva aperto così dal nulla le porte della Juventus.

Tantissimi erano convinti che il ragazzo avrebbe potuto diventare In brevissimo tempo non solo una colonna assoluta della Vecchia Signora, ma allo stesso tempo anche della nazionale italiana, ma il suo primo anno fu un vero disastro.

Piovvero in continuazione critiche nei suoi confronti, considerando un nuovo giocatore assolutamente innato per grandi palcoscenici, per questo motivo inizio una serie di prestiti anche in questo caso poco soddisfacenti.

Neppure quando la Juventus andrà in Serie B nella stagione 2006-07 riuscì a ottenere il posto da titolare il massimo dell’umiliazione sembrava essere arrivato nell’anno della promozione, con il ragazzo che era rimasto a Torino perché nessuno lo aveva voluto.

Legrottaglie però più volte ha raccontato che quell’anno era cambiato completamente, perché si era avvicinato in maniera sempre più importante alla Fede diventando a tutti gli effetti un “atleta di Cristo.”

Dal numero è riuscito a diventare titolare, sfruttando l’infortunio di Jorge Andrade e le pessime prestazioni di Mimmo Criscito, disputando per due stagioni grandi partite e diventando un titolare inamovibile con Giorgio Chiellini.

Nel 2011 passò per sei mesi al Milan dove giocò solamente una partita che gli bastò per diventare per la prima e unica volta nella sua carriera campione d’Italia, ma ora è tutto diverso.

Legrottaglie tra il calcio e la Fede: ecco la sua doppia vita

Non ci sono assolutamente dubbi sul fatto che Nicola Legrottaglie abbia avuto davvero due vite da un punto di vista calcistico, anzi probabilmente addirittura tre.

Da potenziale nuovo fenomeno del calcio italiano a giocatore irriconoscibile e praticamente detestato da tutte le società del Belpaese, prima di riprendersi a tutti gli effetti come un grande marcatore.

La Fede sicuramente lo ha salvato e lo ha aiutato nei momenti più problematici della sua vita, ma una volta terminata la carriera da allenatore le cose non stanno sicuramente andando per il verso giusto.

Come tanti ex giocatori sta cercando la fortuna come allenatore, ma le sue prime esperienze sono state un assoluto e totale disastro.

La sua prima esperienza arrivò con i siciliani dell’Akragas, con addirittura a 10 sconfitte in solamente 18 partite, con lui stesso che decide di farsi da parte dando le dimissioni.

Non andò decisamente meglio in quel di Pescara, con gli abruzzesi che lo chiamarono in corsa per poter salvare la squadra, ma dopo solamente 10 partite venne ancora una volta esonerato per dare la possibilità ad Andrea Sottil di salvare il Delfino e dunque a questo punto gli è rimasta a tutti gli effetti solamente la Fede.