Anche la Juventus suda freddo: in arrivo tasse da capogiro

La Juventus ha intenzione di tornare grande, ma il bilancio piange e tra poco arriverà una mazzata davvero importante con le tasse.

Pagare le tasse è sempre stato lo spauracchio della maggior parte delle persone, con queste ultime che stanno crescendo in maniera davvero sempre più esponenziale in tutti i settori, creando una serie di problemi a tutte le società, Juventus compresa.

Tasse Serie A
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Non ci sono dubbi che la base per poter fare economia e quella di dare l’opportunità ai vari imprenditori e privati di poter lavorare con la massima serenità possibile, riuscendo così a produrre e investire, dando quindi da lavorare anche a diverse figure.

Purtroppo però in Italia questa figura viene costantemente demonizzata per motivazioni davvero abbastanza ridicole, dunque si è sempre deciso di aumentare le tasse a questa categoria.

La scelta è abbastanza ridicola perché tassando all’inverosimile agli imprenditori gioco a forza ne risentono anche gli operai e i suoi lavoratori, perché chiaramente si troveranno buste paga molto inferiori, se non addirittura saranno costretti al licenziamento.

La tassazione estrema che presenta lo Stato Italiano ha bloccato negli ultimi anni anche la realtà legata al mondo del calcio, perché con l’ingresso del Fair Play Finanziario è diventato impossibile riuscire a competere con Inghilterra e Spagna.

Il Covid inoltre ha portato a dei grandissimi problemi per tutte le varie aziende, per questo motivo per gli anni 2020 e 2021 lo Stato aveva deciso di congelare il pagamento dell‘IVA e dei contributi.

Il problema è che non sono stati annullati, bensì sono stati solamente rimandati al 16 dicembre 2022 e ora le società di calcio, ma ovviamente non solo quelle, stanno iniziando tremare.

Basti notare come nell’anno 2019, ultimo anno che la società calcistiche hanno dunque versato le tasse tramite la Serie A al governo italiano, il valore totale era di un miliardo di euro.

Il costo è davvero esagerato, infatti solamente di Irpef sono stati versati addirittura 700 milioni di euro, con l’IVA che era di un totale di 170 milioni e i contributi previdenziali che hanno superato quota 120 milioni.

Juventus e Serie A in crisi: chiesta e rateizzazione delle tasse

Dunque la situazione si sta facendo davvero molto complicata per le società italiane, perché al 16 di dicembre ci sarà il pagamento non di uno, ma bensì di due anni di tassazione.

Questo dunque porterà a tutti gli effetti a una condizione davvero drammatica, con la Juventus e tutte le altre società italiane che stanno chiedendo una rateizzazione.

In realtà l’obiettivo della Lega Calcio è quella di poter estinguere completamente questi due anni, considerando infatti come gli introiti dei due anni legati al Covid, dunque il 2020 e il 2021 non hanno portato a grandi investimenti e grandi guadagni.

Stiamo parlando solamente di buon senso In questo caso, perché non si può in alcun modo pensare che si possa realmente chiedere 2 miliardi di euro praticamente dall’oggi al domani.

Non si tratta assolutamente di soldi che dovevano essere messi da parte, anche perché era impossibile metterli da parte in questi anni dove non c’era nemmeno l’opportunità di poter trarre benefici dalla vendita dei biglietti.

Il nuovo governo ha aperto un Ministero legato allo sport, con Andrea Abodi che ne sarà a capo, dunque la speranza è che si possa guardare sempre con maggiore attenzione alle varie discipline.

Intanto però la situazione della società si sta facendo davvero sempre più critica, dunque staremo a vedere quello che accadrà nei prossimi mesi, ma la Serie A ha ampiamente caldeggiato la proposta della rateizzazione, per poter dare fiato alle aziende.