La Champions League della Juventus è stato un totale disastro, con gli introiti che sono stati davvero i minimi nella storia bianconera.
Con la quinta sconfitta in sole sei partite si conclude così la mesta campagna europea della Juventus in Champions League, con i bianconeri che ora avranno l’obiettivo di potersi rialzare in Europa League, ma intanto la dirigenza deve leccarsi le ferite per un bilancio economico davvero disastroso. 
Quando dall’urna di Nyon è stato estratto il sorteggio della Juventus per la Champions League 2022-23 in molti avevano tirato un sospiro di sollievo.
La presenza del Paris Saint Germain sicuramente spaventava e non poco, ma i francesi avrebbero rappresentato assieme ai bianconeri la principale squadra in grado di poter passare il turno.
Il Benfica come terza fascia da sicuramente una squadra da tenere in considerazione e da rispettare, ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare che i lusitani sarebbero stati in grado di poter arrivare incredibilmente al primo posto nel girone.
Inoltre c’è voluta anche una bella dose di fortuna per poter agganciare il terzo posto che permetteva così alla Juventus di non perdere completamente il treno europeo e quantomeno di retrocedere in Europa League, perché solamente la differenza reti ha fatto la differenza con gli israeliani del Maccabi Haifa.
Questo dunque ha portato la triste conclusione di una delle peggiori campagne internazionali da parte della Juventus, anzi si può definire senza quel tipo di problema come la peggiore di sempre.
Infatti questo ha portato anche un vero e proprio crollo da un punto di vista economico, perché sappiamo perfettamente come la Champions League non soltanto porti degli introiti per la sua sola partecipazione, ma anche per le vittorie.
Da questo punto di vista la Vecchia Signora era stata la più ricca di tutte per quanto riguardava le squadre italiane, infatti era stata in grado di poter arrivare, tramite il bonus di partecipazione e il ranking storico, a un totale di 47,787 milioni di euro.
Il problema è che poi ci sono anche gli introiti derivati dalle vittorie, con ogni successo che porta altri 2,8 milioni di euro alle casse della società, con la Juventus che dunque ha potuto rimpolpare il guadagno certo iniziale solamente di questa cifra.
Disastro Juventus in Champions: una sola vittoria e il bilancio piange
Dunque aver vinto solamente una volta contro il Maccabi Haifa rappresenta un vero e proprio disastro assoluto per la Juventus, con il guadagno complessivo nel 22-23 che è dunque solamente di 50 milioni di euro.
Mai nella sua storia la Juventus aveva guadagnato così poco dalla partecipazione in Champions League, perché oltre ai guadagni basilari erano sempre state fondamentali le aggiunte derivate dalle vittorie.
Ricordiamo infatti come anche nella scorsa stagione, dove i bianconeri vennero eliminati gialli ottavi di finale contro il Villarreal, ci fu comunque l’opportunità di poter vincere bene cinque partite nella fase a girone, il che ha portato un guadagno indicativo di 14 milioni di euro.
Inoltre poi c’è stata appunto la qualificazione alla fase eliminazione diretta, altri 20 milioni di guadagno, con un pareggio in Spagna con il Villarreal che ha portato ad altri 930.000 euro.
Insomma la Juventus nella scorsa stagione della Champions League ha avuto un guadagno complessivo indicativamente di circa 80 milioni di euro, dunque rispetto al passato c’è stato quasi un dimezzamento.
Tutti questi soldi che mancheranno sicuramente erano stati tenuti in considerazione della diligenza per il futuro, dunque con il bilancio continua a piangere sempre di più in rivista diventando sempre più un problema.
Ora bisognerà pensare all’Europa League e a non effettuare altre disastrose campagne internazionali, perché mai come in questo momento è davvero fondamentale per i bianconeri riuscire a bene figurare nella seconda competizione internazionale.
Il titolo in Europa manca dal 1996 e ora c’è un’occasione davvero d’oro per riuscire finalmente a rimpolpare una bacheca che piange davvero da troppo tempo per quanto riguarda gli obiettivi continentali.