“Ho perso tutto” Ex giocatore di Serie A oggi non arriva a fine mese

Giocare in Serie A è il sogno di tutti, ma in certi casi non si riesce a gestire i guadagni in modo attento e dunque si fa una brutta fine.

Diventare un calciatore è il sogno di tantissimi sportivi, con la Serie A che l’obiettivo non soltanto dei bambini italiani, ma anche di tutto il mondo, peccato che qualcuno non è stato assolutamente in grado di poter gestire nel miglior modo possibile i suoi guadagni.

Persona povera
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In tantissimi casi si dimentica che la vita dello sportivo famoso non è assolutamente semplice, perché gestire grandi quantità di denaro quando si è eccessivamente giovani è un grosso pericolo.

Molti ragazzi infatti non riescono a dimostrare il loro reale talento perché vengono completamente assorbiti da diverse città che diventano un vero e proprio problema per la loro carriera.

Sapeva benissimo come giocare per una grande squadra sia il sogno di tutti i calciatori, con squadre come l’Inter che sicuramente sono sempre state tra le più blasonati in assoluto.

Ci sono stati però degli anni in cui la Beneamata aveva dei grossi problemi da un punto di vista finanziario e soprattutto non aveva quella forza economica per poter comprare i giocatori in primissimo piano.

L’obiettivo dunque era cercare in qualche modo di rialzarsi acquistando dei giocatori di belle speranze che potessero magari in futuro diventare determinanti per le sorti nerazzurre.

Uno di quelli che sembrava davvero poter compiere il grande salto di qualità era l’algerino Saphir Taider, un centrocampista dotato davvero di grande tecnica che però a Milano fu un totale fallimento.

All’Inter ci arrivò dopo un paio di stagioni davvero molto positive con la maglia del Bologna, con il suo approdo in Lombardia che arrivò solamente quando aveva 21 anni.

L’inizio di stagione fu comunque molto positivo, infatti in una delle sue prime partite a Milano contro la Juventus si rivelò uno dei migliori in campo, aiutando così la sua squadra a ottenere un ottimo 1-1.

Da quel momento in poi non è più riuscito a rialzarsi e dunque dura solamente un anno la sua esperienza in nerazzurro, con una serie di prestiti molto deludete tra Southampton e Sassuolo e un triste ritorno a Bologna.

Il dramma però si è consumato di recente, con il suo passaggio all’interno della squadra dell’Al Ain, realtà dell’Arabia Saudita che per due stagioni non lo ha mai pagato.

Taider in bancarotta: l’Al Ain lo rovina

Purtroppo in tante circostanze si pensa che le squadre mediorientali possono essere una grandissima occasione per poter completare la propria carriera e ottenere gli ultimi grandi guadagni.

In caso di Taider però non è stato il primo di giocatori che si è lamentato per questa esperienza che si è rivelata a dir poco disastrosa, con lo stipendio che alla fine non è mai stato pagato.

L’algerino non è mai riuscito nella sua carriera a mettere via dei risparmi, il che risulta essere davvero molto strano considerando infatti come al limite avrebbe percepito uno stipendio a sette cifre.

Questo testimonia comunque come anche nel mondo del calcio sia davvero molto veloce passare dalle stelle alle stalle, perché nessuno avrebbe mai potuto immaginare che un ragazzo di 29 anni che ha giocato per un’intera stagione con l’Inter si ritrovasse senza un euro.

Ovviamente il fatto che l’Al Ain non l’abbia mai pagato nella sua esperienza in Arabia Saudita ha contribuito sempre di più ad aggravare la sua condizione economica.

Il ragazzo inoltre è entrato anche in depressione, per questo motivo ha deciso nel 2021, avendo solamente 29 anni, di chiudere definitivamente la sua esperienza nel mondo del calcio.

Si è trattato di un grande peccato, perché da giovane si affida era considerato da tutti come un talento assoluto del calcio internazionale, con le nazionali francesi che lo avevano sempre tenuto in grande considerazione, prima che scegliesse la nazionale maggiore algerina, ma purtroppo questa situazione è dovuta molto per causa sua.