Allegri aveva già capito tutto: il retroscena che gli ha dato ragione

Max Allegri è spesso stato contestato e criticato, ma alla fine sembra che su una cosa avesse ragione da vendere e il tempo lo ha premiato.

In queste stagioni non sono di certo mancati gli scontri tra Massimiliano Allegri e buona parte della dirigenza, ma in particolar modo il rapporto si era deteriorato con una persona.

Una delle cose più difficili che ci possa essere nel mondo del calcio è legata al fatto di poter essere un grande calciatore e poi confermarsi anche in altri ambiti, che possano essere dirigenziali o di allenatore, con Pavel Nedved che ha svolto molto bene il suo ruolo, peccato che la sua posizione sia saltata come per tutto il resto del CDA, scatenando l’ilarità del web.

Massimiliano Allegri
Ansa Foto

Se c’è un giocatore che è entrato nella storia come davvero pochi altri nel mondo del calcio e della Juventus, quel qualcuno è senza ombra di dubbio Pavel Nedved, con il ceco che ha messo in evidenza nel corse delle varie annate il suo sensazionale talento.

Non ci sono dubbi infatti sul fatto che non era per nulla semplice riuscire a superare un mito assoluto come Zinedine Zidane, ma la Furia Ceca è stato uno di quelli che ha saputo rimboccarsi le maniche e forse ha fatto anche meglio del francese.

Globalmente non mi sento di dire che l’ex Lazio sia stato un giocatore migliore del campione del mondo con la Francia nel 1998, ma sicuramente nel complesso è stato più positivo nei suoi anni a Torino.

Questo gli ha spalancato immediatamente le porte come dirigente, e anche se ora non ne fa più parte, ancora oggi Pavel Nedved è uno dei grandi simboli e volti della Juventus, ma non tutto fila per il meglio.

Sappiamo perfettamente come ci siano stati tanti scontri in questi anni con la dirigenza di Andrea Agnelli, soprattutto per quanto riguarda la gestione tecnica e la scelta degli allenatori.

Pavel Nedved non ha mai nascosto di essere uno di quelli che avrebbe voluto spingere sempre di più verso la rivoluzione del gioco in quel di Torino, puntando a tutti gli effetti su un tecnico come Maurizio Sarri.

Agnelli però è sempre stato un allegriano di ferro e dunque ha tirato dritto per la sua strada confermando il tecnico anche dopo il disastro di Monza che sembrava essere davvero la fine per l’allenatore.

Ora però tutti i risultati sono dalla parte di Allegri, perché sei vittorie consecutive senza mai subire gol, in particolare nelle gare contro Inter e Lazio, non possono essere un caso e dimostrano come il toscano ora abbia in mano la squadra.

Si tratta infatti di un cambiamento fondamentale e prezioso che aveva già messo in crisi la posizione di Pavel Nedved, anche a causa di uno stipendio che era davvero troppo oneroso per i poveri bilanci di Madama.

Nedved e le liti con Allegri: lo stipendio una delle cause

Dunque la situazione legata a Pavel Nedved si era già fatta più delicata, soprattutto anche in base al suo stipendio che a livello dirigenziale non è tra i più esosi, ma comunque a bilancio era sempre pesante.

In totale infatti il ceco percepiva ogni anni come quota fissa 400 mila euro, un esercizio che dunque imponeva alla Juventus di dover fare i suoi conti.

Siamo in un periodo infatti di profonda crisi e rinnovamento, con Maurizio Arrivabene che aveva già dovuto accettare uno stipendio estremamente più basso rispetto a quello precedente di Paratici, ma più in basso di così Nedved non poteva chiedere.

Tutto questo lui lo ha fatto solo per il bene e l’amore che prova nei confronti della Juventus, anche perché in passato ha avuto modo di poter rimpolpare pesantemente il suo conto in banca con il primo stipendio che era di 9 miliardi di lire.

Ecco allora come mai non è stato per nulla semplice rinunciare a un uomo come Nedved, un vero e proprio simbolo di juventinità, ma sembra sempre più chiaro che l’aut aut tra lui e Allegri l’abbia vinto il toscano.

I risultati hanno dato ragione al tecnico e per Pavel la situazione è precipitata del tutto nel momento in cui il CDA ha dovuto rassegnare le dimissioni.