Mondiali 2026, sarà rivoluzione: ecco come cambia il torneo

I mondiali in Qatar si giocheranno tra un anno ma il pensiero è già al 2026 quando il torneo subirà una vera e propria rivoluzione.

Immobile (Getty Images)
Immobile (Getty Images)

Il prossimo anno ci saranno i primi mondiali invernali; Qatar è la sede scelta per ospitare il più importante evento a livello di calcio nazionale. La competizione rischia di non vedere la presenza dell’Italia; i ragazzi di Mancini dovranno passare dagli spareggi (Macedonia del Nord in semifinale e una tra Portogallo e Turchia nell’ipotetica finale).

Un ritorno al passato con gli azzurri che dovranno essere bravi a non replicare quanto successo nel playoff di quattro anni fa contro la Svezia; restare fuori da due mondiali consecutivamente sarebbe una tragedia sportiva per tutto il movimento italiano. In attesa di capire se Bonucci e compagni voleranno in Qatar, la Fifa sta già pensando al 2026 quando il torneo si giocherà tra Stati Uniti, Canada e Messico; per quell’edizione è prevista una vera e propria rivoluzione.

Mondiali 2026, tutte le novità in programma

Partiamo con un dato piuttosto significativo; il mondiale del 2026 sarà a 48 squadre. La novità più importante, però, riguarda le qualificazioni. I gironi, ma non è ancora certo, potrebbero essere così suddivisi: sei gruppi da otto squadre e un gruppo da sette. Il numero delle nazionali ad accedere direttamente alla fase finale aumenterà con l’Europa, ad esempio, che ne porterà sedici a differenza delle tredici attuali.

LEGGI ANCHE >>> Lutto nel mondo del calcio: tifosi della Premier sconvolti

Completamente rinnovato anche il sistema dei playoff; tramite gli spareggi, infatti, si qualificheranno solamente due nazionali in un mini-torneo che riguarderà sei squadre. Due i motivi principali di questo cambiamento: favorire le più forti (in Europa con sedici ingressi nessuna big dovrebbe avere problemi) e permettere anche a nazionali più piccole di poter vivere il loro sogno mondiale. il Qatar sarà un vero e proprio spartiacque tra come abbiamo sempre conosciuto i mondiali e come dovremmo imparare a conoscerli.