Perché Moise Kean non ha potuto lasciare la Juventus: il vero motivo

Moise Kean non sta vivendo la stagione che si augurava e con l’arrivo di Vlahovic ora è ancora tutto più difficile, ma nulla è perduto.

La Juventus è stata assoluta protagonista del mercato di riparazione e ha così dato una svolta importante alla sua stagione e Moise Kean adesso dovrà cercare in qualsiasi modo di rimettersi in luce e ritrovare un posto da titolare che in questo momento sembra davvero impossibile.

Moise Kean
Fonte/Getty

Moise Kean era arrivato quest’estate alla Juventus subito dopo la cessione di Cristiano Ronaldo lasciando già in partenza una sensazione di rabbia e sconforto nei tifosi bianconeri.

Indubbiamente il giovane attaccante italiano era sempre stato visto come un grande rimpianto e la sua cessione all’Everton mai del tutto digerita, ma quando arrivi per sostituire uno dei più grandi giocatori della storia è normale che la pressione possa schiacciare.

La mancata convocazione all’Europeo aveva fatto storcere il naso a molti, soprattutto in considerazione delle sue ottime prestazioni mostrate al Paris Saint Germain e proprio in quella della Francia erano rimasti davvero tanti suoi estimatori.

La Juventus ha cercato in tutti i modi, prima che si potesse vedere uno spiraglio di luce per la conclusione dell’affare Vlahovic, ad acquistare Mauro Icardi e inizialmente sembrava essere proprio Moise Kean l’uomo giusto per far completare l’operazione, ma purtroppo non era possibile.

Kean infatti ha già giocato nella stagione 2021-22, con due squadre, tanto è vero che con l’Everton era sceso in campo in estate facendosi anche espellere in Coppa di Lega, saltando così l’ottavo di Coppa Italia contro la Juventus.

I parigini sarebbero stati dell’idea di portare a termine la trattativa, ma purtroppo questo cavillo burocratico ha reso impossibile il buon esito di una trattativa che era morta già sul nascere.

Vlahovic sarà il suo successore? Il precedente che preoccupa la Juventus

Kean però rimane ancora in ottica Psg che in estate riproverà l’affondo, ma nel mezzo Moise proverà a conquistarsi Madama.

Perché Kean può essere ancora utile alla Juventus

Indubbiamente l’acquisto di Dusan Vlahovic blocca terribilmente lo spazio a disposizione dell’attaccante cresciuto proprio nel vivaio bianconero e con Morata sarà una vera e propria battaglia nel ruolo di vice.

Kean però ha dalla propria parte un fattore che può cambiare in maniera netta e importante la sua storia con la Juventus, infatti tra i tre centravanti è sicuramente il più adattabile.

All’inizio della sua avventura in bianconero per tutti era senza ombra di dubbio un centravanti, ma nel corso della sua carriera ha dovuto fare di necessità virtù, soprattutto in occasione della sua esperienza parigina.

Con una squadra piena di campioni assoluti come Mbappé e Neymar bisognava essere bravi a reinventarsi e farsi trovare pronto in qualsiasi ruolo e soprattutto con Tuchel le cose andarono per il meglio.

Kean venne schierato in diverse circostanze come esterno di destro del tridente o addirittura, sempre in quella posizione, nel 4-2-31, in modo tale da poter sfruttare al meglio la sua grande progreasione.

I gol in Ligue 1 e in Champions League non sono di certo mancati e anche con Pochettino le cose non erano iniziate male, ma poi una serie di problemi fisici ne hanno limitato le prestazioni e quando ci si ferma in squadre di tale livello, poi è difficile tornare titolari.

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La Juventus però sta puntando molto sul passaggio al 4-3-3 e con Dybala che non ha il passo dell’esterno e un Morata che ha bisogno di giocare centrale per aprire gli spazi, potrebbe essere proprio Kean l’alternativa vincente nello scacchiere di Max Allegi.

 

 

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