Perché il miglior al mondo viene chiamato “capra? Gioco di parole impensabile

Ormai è facile vedere in giro per la rete e nei giornali l’utilizzo di una “capra” per parlare del migliore al mondo, ma perché accade?

Vi fermiamo subito e vi diciamo che non si tratta di un pezzo che parla di Vittorio Sgarbi e del suo tormentone dove definisce con continue “Capre” i suoi avversari nei dibattiti.

In questo caso stiamo parlando di sport e come tale deve essere trattato, con la capretta che ormai è diventata sempre di più conosciuta nel mondo del calcio per indicare quello che per tutti deve essere visto come il migliore.

Capra Goat
Adobe

Con il Mondiale in Qatar nel 2022, l’Argentina ha ottenuto il suo terzo titolo e per tutti Messi è stato il migliore, al termine di una splendida finale, capace così di meritare il sorpasso nei confronti di Diego Armando Maradona e Pelè come migliore di tutti i tempi.

Sono spopolate le magliette con la capra e soprattutto tutti i vari giornali mettevano al termine di questi possibili confronti l’emoticon della capra.

La motivazione non è immediata, ma è comunque molto semplice, considerando infatti come la traduzione in inglese di “Capra” sia “Goat” e se continuiamo a sfruttare la lingua britannica, ci accorgeremmo di come sia anche un particolare acronimo.

“Goat” infatti può anche voler dire “Greatest Of All Time“, ovvero “Il migliore di tutti i tempi”, una definizione che è sempre impossibile da poter dare nello sport, ma nonostante questo continua lo stesso a essere una delle tematiche maggiormente discusse.

Chi è stato il primo “Goat”: la capra dal basket al calcio

Non si tratta di un termine che è nato con il mondo del calcio, anzi si può dire che in questa disciplina sia una definizione abbastanza recente, derivata soprattutto dal fatto che i social network hanno saputo unire i vari sport.

L’NBA da diversi anni è uno dei campionati più seguiti anche in Italia, per questo motivo è stato possibile conoscere il termine di “Goat” che era il soprannome che era stato affibbiato al cestista Earl Manigault.

Non si trattava di un giocatore a tutti gli effetti, ma veniva ricordato per essere il più grande streetballer della storia, riuscendo così tra gli anni ’60 e ’70 a entrare nel mito e nell’immaginario collettivo.

Su di lui è stato realizzato anche il film “Più in alto di tutti” e di recente un fenomeno assoluto nella storia del basket mondiale come Abdul Jabbar lo ha definito il più forte cestista di sempre, dunque un Goat.

Da quella definizione così particolare che sfruttava un gioco di parole derivato da un acronimo, ecco come “Goat” si è sparso sempre di più in giro per il mondo e soprattutto in tutte le discipline e con tutti che hanno voluto tradurla, anche se con “Capra” non è facile trovare un acronimo per definire il “Migliore di tutti i tempi”.