Arthur, rimpianto Juve? Il campo parla chiaro

Arthur, ceduto la scorsa estate in prestito alla Fiorentina, sembra poter essere un rimpianto per la Juventus

Nell’ultima sessione estiva di mercato, la Juventus ha cambiato poco in entrata mentre ha fatto diversi movimenti in uscita; tra questi non possiamo non menzionare Arthur. Il centrocampista, dopo l’esperienza non fortunata con il Liverpool, è tornato in bianconero ma solo di passaggio visto che alla corte di Allegri non avrebbe avuto molto spazio. Alla fine la soluzione è stata trovata; il classe 1996, infatti, è stato ceduto con la formula del prestito alla Fiorentina. Decisione, ora possiamo dirlo, perfetta per il giocatore che si è immediatamente integrato all’interno del sistema di gioco di Italiano.

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Arthur, nuovo pilastro della Fiorentina: giocatore fondamentale (Credits: LaPresse Arthur) – Juvedipendenza

Il centrocampista, in maglia viola, ha trovato l’ambiente ideale; nell’ultima partita di campionato, in casa del Napoli, ha fornito una prestazione di spessore; messo in pressione su Lobotka, anche per lasciare maggiore libertà di movimento a Bonaventura, ha vinto il duello con il collega partenopeo andando a trovare una delle chiavi che ha portato la Fiorentina ad uscire dal Maradona con i tre punti.

La coppia Arthur-Duncan funziona alla perfezione e rappresenta uno dei punti di forza della Fiorentina; il brasiliano, oltre a gestire tempi e ritmi di gioco, riesce anche a fornire una grande mano dal punto di vista difensivo. Per una squadra che ama andare a dominare le partite, indipendentemente dall’avversario, avere un giocatore come Arthur rappresenta una soluzione importante sia nell’arco dei novanta minuti si all’interno della stagione.

Parlare di rimpianto per la Juventus è, probabilmente, esagerato; l’esperienza del brasiliano in maglia bianconera è stata tutto tranne che fortunata con il giocatore che non riuscito ad imporre le proprie qualità come sta facendo in maglia viola. I bianconeri, in mezzo al campo, possono contare su Locatelli ai cui lati vanno a giocare mezzali forti fisicamente, dinamiche e con la possibilità di inserirsi alle spalle della difesa avversaria.

Il 4-2-3-1 di Italiano è completamente diverso dal 3-5-2 di Allegri e i due allenatori hanno un modo di approcciare al match totalmente diverso; è chiaro che in questi due moduli, ci sono compiti diversi per i vari giocatori e la sensazione è quella di un centrocampista bravo nel trovarsi alla perfezione nel sistema di gioco della Fiorentina.

Arthur, pilastro della Fiorentina: la Juve ha un centrocampo diverso

Come detto, Arthur sta dimostrando di essere un giocatore fondamentale per il club viola; una squadra con obiettivi importanti (tra cui la voglia di tornare in finale di Conference League) e la possibilità di raggiungerli grazie al contributo del brasiliano. Il centrocampista, difficilmente, avrebbe avuto lo stesso minutaggio alla Juventus. I bianconeri, infatti, giocano con un modulo diverso.

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Arthur non avrebbe trovato lo stesso spazio alla Juventus (Credits: LaPresse Arthur) – Juvedipendenza

 

La conformazione del centrocampo bianconero è ben diversa e, tra le caratteristiche principali, non possiamo non andare a menzionare gli esterni e il loro ruolo, a dir poco fondamentale nelle due fasi di gioco. Bisogna poi considerare le due mezzali il cui compito è quello di andare a rappresentare una soluzione in più dal punto di vista offensivo. Non si può, dunque, andare a parlare di rimpianto con Arthur che ha trovato a Firenze il suo posto perfetto.