Qual è stata la prima Ferrari? Non si chiamava nemmeno così

La Ferrari è uno dei marchi più storici e iconici dell’automobilismo mondiale, ecco perché è davvero strano pensare al suo primo modello.

Non ci sono assolutamente dubbi sul fatto che uno dei marchi più importanti della storia italiana è sicuramente quello legato alla Ferrari, con il Cavallino Rampante che però ha avuto un inizio davvero molto complicato agli albori della sua leggenda.

Ferrari
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Probabilmente nemmeno Enzo Ferrari avrebbe mai potuto immaginare che il suo marchio sarebbe stato in grado di diventare così tanto importante nel corso del tempo, con una serie di automobili sono state in grado di entrare nella leggenda.

Maranello infatti è diventato senza alcun tipo di problema il centro nevralgico delle quattro ruote a livello internazionale perché probabilmente non esiste assolutamente nessun marchio glorioso e geniale come quello legato alla Ferrari.

La Rossa infatti ha saputo crescere e perfezionarsi sempre di più nel corso del tempo permettendo così di poter realizzare una quantità davvero incredibile e sensazionale di grandissimi modelli.

Non sono in tanti a sapere però che all’inizio la scuderia Ferrari era semplicemente una sottomarca legata al mondo delle corse dell’Alfa Romeo, con la rivoluzione che avviene solamente nel 1939.

Quell’anno infatti Enzo Ferrari regista definitivamente di lasciare completamente la casa milanese, ma inizialmente era obbligato a dover rispettare gli accordi, ovvero per ben cinque anni non avrebbe potuto aprire una società con il suo nome.

Dunque la primissima automobile che venne realizzata a Maranello senza l’aiuto dell’Alfa Romeo fu la Auto Avio Costruzioni 815, una vettura che poteva essere considerata a tutti gli effetti come la prima Ferrari della storia.

Una vettura davvero rivoluzionaria nel suo stile, anche perché riuscì a essere costruita durante il periodo bellico, anticipando di pochi mesi l’ingresso dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale.

La Auto Avio Costruzioni 815 è la prima Ferrari di sempre

Per poter aggirare dunque il vincolo dell’Alfa Romeo, duca Enzo Ferrari decise di poter aprire una nuova industria con un altro nome, appunto la Avio Costruzioni.

Non ci sono assolutamente dubbi che se non ci fosse stata la Seconda Guerra Mondiale allora sarebbero state molte di più le automobili costruite con questo nome in attesa di poter tornare ad utilizzare il glorioso nome Ferrari, ma la storia ha deciso in maniera diversa.

Notiamo come questa vettura presenti un motore a 8 cilindri al suo interno con un totale di 72 cavalli, decisamente poco per gli standard odierni, ma moltissimo per l’epoca.

La speranza infatti era quella di poter realizzare un’automobile che potesse essere prestazionale e veloce all’interno del mondo delle corse, infatti debuttò per la prima volta alle Mille Miglia del 1940.

Le vetture dell’epoca erano prevalentemente delle biposti, per questo motivo i primi piloti della storia furono Lotario Rangoni Machiavelli ed Enrico Nardi su una vettura, mentre sull’altra salirono Giuseppe Minozzi e soprattutto il mitico Alberto Ascari.

Questa automobile aveva la possibilità di poter toccare i 160 km/h, anche in questo caso si tratta assolutamente di una velocità davvero molto importante per l’epoca dunque si poteva trattare a tutti gli effetti di una grandissima costruzione.

Dopo la Avio Costruzione 815, al termine della Seconda Guerra Mondiale venne completamente tolto il blocco al nome legato alla Scuderia Ferrari, dunque tornò a risplendere come un tempo con la 125 S che fu ufficialmente la primissima automobile con il nome del più grande costruttore di tutti i tempi.