Che Qatar è successo? Episodio 14: super Dumfries, Argentina senza problemi

Al via gli ottavi di finale del mondiale in Qatar; oggi scendevano in campo Olanda e Argentina. Scopriamo come si sono comportate.

Nella serata di ieri si è conclusa la fase a gironi del mondiale e non sono mancate le soprese; il Brasile, infatti, ha perso uno a zero contro il Camerun ma il colpo di scena più grande è stato l’addio all’Uruguay a cui non è bastata la vittoria per proseguire la propria avventura. Chiusa, dunque, la prima fase è tempo di ottavi di finale; dentro o fuori con le prima due sfide in programma, Olanda-Usa e Argentina-Australia.

Iniziamo con la prima sfida quella tra Olanda e Usa; gli Oranje arrivavano a questo appuntamento con più dubbi che certezze a causa di un gioco non proprio brillante mostrato nella fase a gironi. In un mondiale, però, dagli ottavi è tutta un’altra cosa e le situazioni si possono ribaltare da un momento all’altra.

Olanda-Usa
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Diverso il discorso per quanto riguarda gli Usa; un solo gol subito nel girone e la freschezza di una nazionale che, tra quattro anni, potrà essere ancora più protagonista. Nel frattempo, per McKennie e compagni, la possibilità di andare a stupire ulteriormente il Qatar dopo una prima fase in cui sono riusciti ad essere, nello scontro diretto, anche superiori all’Inghilterra.

Il secondo match di giornata, invece, vedeva l’Argentina contro la sorprendente Australia; i ragazzi di Scaloni, dopo il grande spavento nella gara d’esordio contro l’Arabia Saudita, sono risaliti dal baratro grazie al solito Messi. Il suo gol, contro il Messico, è stato determinante per una squadra incastrata, fino a quel momento, nelle proprie paure.

Per quanto riguarda l’Australia, invece, tornava agli ottavi di finale dopo sedici anni dall’ultima volta (nel 2006 venne eliminata dall’Italia che vinse grazie al rigore di Totti). I ragazzi di Arnold sono stati sorprendenti nel girone con le vittorie, contro Tunisia e Danimarca, che hanno permesso a questa squadra di affrontare Messi e compagni.

Olanda-Usa 3-1: Dumfries trascina la sua nazionale ai quarti di finale

Iniziamo da Olanda-Usa, una partita che ha completamente ribaltato i pensieri dopo la fase a gironi; i ragazzi di van Gaal (mai perso una partita al mondiale con l’Olanda), poco brillanti nelle prime tre partite, hanno disputato un grandissimo match dominando fin dalle prime fase. Pochi i rischi corsi dagli Oranje che hanno sempre tenuto in pugno la gara mostrando una crescita esponenziale dopo la prima prima fase del mondiale.

Louis van Gaal ha, finalmente, trovato il gol di Depay; il numero dieci, oltre ad aver sbloccato la gara, ha mostrato una condizione fisica decisamente migliore rispetto alle prime uscite e, in questa fase decisiva del mondiale, può essere un fattore determinante per la nazionale olandese.

Dumfries
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Altro giocatore il cui contribuito rischia di dare una scossa importante al cammino olandese è Dumfries; il giocatore dell’Inter è stato assoluto protagonista con due assist e un gol. Prestazione superlativa da parte del classe 1996, migliore in campo e finalmente autore di una gara al suo massimo livello. La sua costante spinta e la capacità di inserimento potranno essere il valore in più di questa Olanda da qui alla fine.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti bisogna segnalare un bellissimo gol, anche se non voluto, di Wright; il resto, invece, è stata una prestazione con poco ordine tattico (come dimostrano i primi due gol subiti, praticamente identici) e la poca cattiveria nei momenti decisivi considerando come la prima vera occasione del match è capitata sui piedi di Pulisic. Il cammino degli Usa si ferma agli ottavi ma, nel complesso, lo si può considerare un mondiale da sei in pagella.

Argentina-Australia 2-1: la prima volta di Messi

Sembra paradossa ma è così; Argentina-Australia è stata la prima volta di Leo Messi. Il fantasista del Paris Saint-Germain ha realizzato il suo primo gol, alla millesima partita, in una fase ad eliminazione diretta di un mondiale. Una rete importante perché ha permesso alla sua nazionale di sbloccare la partita e, contro una squadra chiusa come l’Australia, il compito più difficile è proprio quello di aprire le marcature.

Argentina-Australia
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Per il resto abbiamo visto il secondo gol al mondiale di Alvarez e una piccola sofferenza nel finale dopo il gol dell’Australia; i ragazzi di Arnold hanno avuto due grande occasione per il pareggio ma Lisandro Martinez ha fatto un salvataggio impressionante su Behich e poi Emiliano Martinez ha compiuto una grandissima parata. Argentina, dunque, ai quarti contro l’Olanda.

L’Australia lascia il Qatar dopo aver dato tutto; vero, questa sera hanno osato troppo tardi giocando solo il secondo tempo e solo dopo aver subito il secondo gol ma la differenza tra le due squadre era veramente troppo ampia. Il vero rammarico, forse, è l’errore del portiere in occasione della rete di Alvarez; ingenuità che, a questi livelli, non ti puoi permettere.

Nel finale, però, questa squadra ha mostrato di avere dei valori importanti confermando di aver ampiamente meritato il passaggio del turno in un girone che, e va sempre ricordato, comprendeva Francia e Danimarca. Solo applausi per questa Australia.