Risulta difficile poter scegliere una nazionale diversa da quella di appartenenza, ma qualcuno alla Juventus ci sta comunque provando.
Sappiamo come ormai il calcio al giorno d’oggi non riesca più a dare il giusto peso alle bandiere, con i giocatori che non riescono più a legarsi come a un tempo alla maglia, ma quello che dovrebbero essere inattaccabile è la nazionale.
I tempi stanno mutando anche nella società, con la globalizzazione che ormai ha colpito ogni angolo del pianeta, dunque non è assolutamente difficile scoprire come alcuni giocatori nel corso degli anni decidano di sfruttare il doppio passaporto, come sta accadendo alla Juventus e come stava capitando anche a David Trezeguet.
Solamente in rarissimi casi si può decidere quando ormai si è già debuttato in nazionale maggiore di poter cambiare squadra, mentre a livello giovanile c’è più flessibilità, permettendo così a una serie di giovani di poter capire quale bandiera difendere.
Questo è quello che sta succedendo al giovane bianconero Joesph Nonge Boende, un ragazzo che in questo 2023 dovrà compiere i 18 anni e che si sta dimostrando uno dei grandi punti di forza della squadra Primavera allenata da Montero.
Lui è nato nel 2005 in Belgio, con le sue origini che sono della Repubblica Democratica del Congo, ma in realtà non vuole chiedere la nazionalità della nazione africana dopo una vita nelle selezioni giovanili belghe.
Infatti la madre del giocatore è nata in Costa Rica, per questo motivo la nazionale centroamericana sta provando a stuzzicare la fantasia del giovane promettendogli già la convocazione con la nazionale maggiore.
Chi è Joseph Nonge Boende? Talento della Juventus tra Belgio e Costa Rica
Alla Juventus Boende è arrivato per 200 mila euro nel 2021, con i bianconeri che lo prelevarono dall’Anderlecht e con Montero è diventato un punto di riferimento della squadra, schierato sempre come mediano davanti alla difesa.
In questa stagione ha avuto modo anche di segnare due reti nelle due sfida contro l’Empoli e ha saltato solamente una partita in tutto il campionato, quella contro il Frosinone, testimonianza del fatto come non potrebbe essere solo il futuro di Belgio o Costa Rica, ma anche della prima squadra della Juventus.